Un Lecce fatto di coppie: Di Francesco spiega il mercato giallorosso

Un'analisi sull'intervista rilasciata dal tecnico dei giallorossi a Sky Sport
Il tecnico del Lecce, Eusebio Di Francesco, è stato protagonista di un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport, durante la quale ha affrontato diversi temi legati all’avvio di stagione e al mercato.
Sulle prime due giornate
Analizzando le prime due giornate di campionato, il tecnico ha sottolineato come la sua squadra si sia mostrata “compatta e con il senso del lavoro”. Allo stesso tempo ha evidenziato la necessità di crescere nella qualità della manovra, sebbene abbia visto miglioramenti nello sviluppo del gioco sulle fasce. Nonostante ciò, il mister si è detto “soddisfatto della risposta del gruppo alle mie richieste”, aggiungendo che “ben venga ci sia tanta concorrenza per la salvezza, la speranza è di uscirne prima possibile ma sappiamo benissimo che sarà lotta dura fino alla fine”.

Sul talento Francesco Camarda
Parlando di Camarda, Di Francesco ha espresso parole di grande fiducia: “È un talento, questo è sotto gli occhi di tutti. Deve però crescere con i tempi giusti: step by step, come dico sempre. Sono convinto che diventerà un giocatore importante per l’Italia e per la Serie A”.
Un mercato orientato…alle coppie
Il discorso si è poi spostato sul mercato del Lecce. “Con la società – ha spiegato –abbiamo cercato di mettere coppie competitive per ogni zona del campo, creando le giuste alchimie per competere in campionato. Come filosofia abbiamo preso tanti giocatori sconosciuti, sta a me metterli nelle migliori condizioni possibili perché rendano al meglio”.
Analizzando la rosa, il concetto di “coppie” sembra effettivamente aver preso forma. In porta il Lecce è solido, con Falcone che ha scelto di restare (ed è addirittura diventato capitano) e con un secondo di fiducia come Fruchtl pronto a subentrare. Insomma, in porta la prima coppia è formata.
In difesa, al centro, le alternative non mancano con Gaspar, Siebert, Tiago Gabriel e Matias Perez. Resta però l’incognita della Coppa d’Africa ed il ritorno di Gaby Jean, programmato per gennaio.

Sulle corsie esterne difensive la situazione appare molto più equilibrata rispetto allo scorso anno: a destra ci sono Veiga e Kouassi, mentre a sinistra la coppia è formata da Gallo e Ndaba. Insomma, una sicurezza come Gallo e tre giovani: numericamente ci siamo, rispetto allo scorso anno in cui vi era Dorgu che è finito per ricoprire un ruolo più avanzato.
A centrocampo la sensazione è addirittura quella di una sovrabbondanza. Oltre a Coulibaly e Kaba, ci sono Ramadani e Pierret, poi Sala e Berisha, senza dimenticare Helgason e il ritorno di Marchwinski, elementi che vanno oltre il semplice “gioco delle coppie” ma intercambiabili tra di loro.
Infine l’attacco, dove la volontà iniziale era quella di aggiungere un quinto esterno: obiettivo raggiunto con la presenza di Pierotti e N’Dri sulla destra e di Morente, Sottil e Banda sulla sinistra. A completare il reparto offensivo ci sono le due punte, Stulic e Camarda, pronte a giocarsi le proprie chance.