L'ex Milan su Camarda: "Lo seguo da tre stagioni, ecco cosa penso della sua decisione"

Le parole dell'ex difensore del Milan rilasciate a La Gazzetta del Mezzogiorno
Camarda a Lecce è un acquisto divisivo: il giovane talento italiano, che ha bruciato le tappe facendo il suo esordio in Serie A ed anche in Champions League (e trovando anche un gol, poi annullato) da minorenne, ha iniziato la sua avventura nel Salento in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. L'operazione ha comunque riscosso qualche critica e non tutti sono completamente d'accordo: una parte di tifosi, di entrambe le parti, e addetti ai lavori vede di buon occhio il prestito, mentre altri avrebbero voluto vederlo al Milan a contendersi il posto con i titolari.
Il parere di Gerry Scotti
Proprio oggi abbiamo un esempio di quanto detto sopra: Gerry Scotti, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato della cessione di Camarda:
Non ho cambiato idea su Rino, all’Italia serviva qualcuno da doccia fredda e secondo me lui è adatto. Poi è uno che se lo fai inc... viene anche sotto la doccia e ti strofina lui! Lo faceva da calciatore figurati ora.
Fa bene ad andare a vedere i ragazzi, perché alla fine credo che da noi manchi un po’ di coraggio: altrove fanno esordire giovani di 16-17 anni, noi abbiamo creato un caso Camarda e alla fine non l’abbiamo fatto giocare bene da nessuna parte. Io a quel punto l’avrei tenuto e ci avrei puntato. Magari a quest’ora avevamo l’attaccante invece di brancolare nel buio.

Filippo Galli su Camarda
Diversa è invece la visione dell'ex giocatore Filippo Galli, che con il Milan ha vinto 5 scudetti, 4 Supercoppe italiane, 3 Coppe dei Campioni, 3 Supercoppe Uefa, 2 Coppe Intercontinentali. Ecco cos'ha detto su Camarda durante la sua intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno:
Stante il mio incarico, l’ho seguito da vicino per tre stagioni. Ora, insieme alla società rossonera, ha scelto di giocare nel Lecce in prestito e penso sia stata la decisione giusta per la sua crescita.
Tra l’altro, in giallorosso, ha sin qui fatto centro in tutte e tre le amichevoli disputate, realizzando cinque reti e muovendosi bene. In questo periodo i gol non portano punti ma, soprattutto per un attaccante, andare a segno dà entusiasmo, fa crescere l’autostima, aiuta a lavorare meglio.
Uno dei maggiori prospetti del nostro calcio
È uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano. Siamo in molti a credere fermamente in lui. La qualità c’è. Si tratta di farla emergere a tutto tondo, con pazienza, mettendo in conto anche qualche passaggio a vuoto. Peccato che, nella scorsa annata, non è stato gestito in maniera ottimale.
Ha fatto parte della formazione maggiore, di Milan Futuro e della Primavera ma, alla lunga, ha finito col giocare poco, quando invece avrebbe avuto bisogno di spazio per crescere. E per questo motivo che per lui il Lecce è una grande opportunità, anche perché il sodalizio salentino ha dimostrato di non avere timori ad affidarsi ai giovani.