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Restano ancora molti i punti oscuri nel misterioso episodio avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì lungo la strada provinciale 112, nel tratto che collega Nardò alle sue marine. Una donna è stata rapinata in circostanze che gli inquirenti stanno cercando di chiarire, dopo essere stata fermata da quella che inizialmente sembrava una pattuglia delle forze dell’ordine.

Le ricostruzioni

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima stava viaggiando da sola a bordo della propria auto quando, attorno all’una di notte, ha notato lungo la carreggiata un’auto ferma con un lampeggiante acceso. Convinta di trovarsi di fronte a un posto di controllo, la donna si è accostata senza esitazioni.

È stato solo dopo pochi istanti che l’equivoco si è rivelato pericolosamente chiaro: a raggiungerla sono stati infatti due uomini, a volto scoperto ma privi di qualsiasi segno distintivo. I due l’hanno minacciata e costretta a consegnare il denaro contante in suo possesso, circa 300 euro, prima di dileguarsi rapidamente nel buio della notte.

Scossa ma illesa, la donna è riuscita a chiedere aiuto contattando i carabinieri, che sono subito intervenuti sul posto. Nonostante il forte stato di agitazione, la vittima non ha avuto bisogno di cure mediche, ma non ha saputo fornire dettagli utili sull’auto dei malviventi né indicazioni sulla loro possibile provenienza.

Indagini in corso

Al momento sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine per ricostruire con esattezza la dinamica del colpo e risalire ai responsabili. Fondamentali, in questa fase, potrebbero rivelarsi eventuali immagini di videosorveglianza presenti lungo il tragitto e le testimonianze di automobilisti transitati nella zona.

L’episodio, inquietante per le modalità messe in atto – con l’utilizzo di un lampeggiante per simulare un controllo di polizia – riaccende l’allerta sulle truffe e rapine in strada, soprattutto nelle ore notturne e in tratti poco illuminati.

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