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Genoa-Lecce Gaspar arbitro massa tete morente
Genoa-Lecce

Difesa d’acciaio: Tiago Gabriel superstar, Siebert la certezza in più

Il vero tesoro di questo Lecce è forse là dietro. Per mesi in tanti hanno storto il naso quando si parlava di Tiago Gabriel come prospetto emergente della retroguardia giallorossa. Ma ieri il portoghese ha zittito tutti. Prestazione sontuosa, autoritaria, impeccabile. Al suo fianco, Gaspar ha completato la diga che ha annullato Colombo e chiunque cercasse di penetrare in area.

E se qualcuno ancora non si accontentava, ecco che Pantaleo Corvino ha piazzato l’ennesimo colpo di prospettiva: Jamil Siebert, vice campione d’Europa con la Germania U21. Un’aggiunta che sposta l’asticella in alto, forse addirittura oltre il livello raggiunto da un Baschirotto ormai saturo, spento.

Falcone, il capitano che blinda la porta

Infine, un capitolo a parte per Wladimiro Falcone. Il numero uno giallorosso ieri ha messo il sigillo al pareggio con almeno due interventi da urlo. La sua leadership è tornata a essere evidente, la voglia di lottare per il Lecce è di nuovo negli occhi. Dopo una stagione difficile, è tornato ad alzare il muro. E quando Falcone è così, per chiunque è dura segnare.

Il cammino è tracciato

Il Lecce non è ancora una squadra completa. Manca un innesto davanti, manca un equilibratore a centrocampo che accompagni gli inserimenti. Ma l’atteggiamento è quello giusto, il gruppo c’è, l’identità pure. Di Francesco ha acceso la scintilla. E con questo spirito, la quarta storica promozione in Serie A non è un sogno. È un obiettivo. Concreto.

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