Prima la rissa in campo, poi la maxi squalifica: comminate 14 giornate!

Rissa dopo Galatina-Canosa, il Comune chiede scusa: “Pagina che non avremmo mai voluto vedere”
Dopo i gravi fatti verificatisi al termine della semifinale playoff del campionato di Eccellenza tra Galatina e Canosa, disputata domenica 27 aprile allo stadio Pippi Specchia e conclusa con la vittoria per 1-0 della formazione rossoblù, arrivano le scuse ufficiali da parte dell’amministrazione comunale galatinese.
Il presidente del Consiglio comunale di Galatina, Francesco Sabato, ha infatti indirizzato una lettera formale al sindaco di Canosa di Puglia, Vito Malcangio, per esprimere “profondo dispiacere” e prendere le distanze dai comportamenti violenti avvenuti nel post gara tra alcuni calciatori delle due squadre.
Si legge nel messaggio:
Nel 2022 è rinata la Galatina Calcio con l’idea di uno sport fatto di inclusione, educazione e sacrificio. I fatti di domenica rappresentano una pagina che non avremmo mai voluto vedere.
Sabato ha inoltre ribadito l’impegno dell’amministrazione nella promozione dello sport giovanile, che quest’anno ha visto la nascita di un nuovo settore dedicato, accogliendo entusiasmo e partecipazione da parte della comunità.
Lo sport deve essere un luogo di formazione e serenità ed è in quest’ottica che porgiamo le nostre scuse ufficiali alla città di Canosa, augurando i migliori successi alla squadra rossoblù.
Un gesto istituzionale accolto positivamente anche dall’amministrazione canosina. L’assessora allo sport Antonietta Cristiani ha infatti ringraziato il Comune di Galatina per “l’atto di responsabilità e maturità che ristabilisce un clima di rispetto tra le nostre comunità”. Cristiani ha poi rinnovato la sua vicinanza alla società Canosa Calcio, al capitano Murilo Gomes e ai tifosi presenti allo stadio:
Continueremo a impegnarci per uno sport sano e educativo.
Sul fronte sportivo, intanto, è arrivata la dura stangata del giudice sportivo per gli episodi accaduti dopo il triplice fischio. Pesanti le squalifiche inflitte a diversi tesserati della Galatina: cinque giornate a Jacopo Mancarella, reo di aver rincorso e colpito un avversario con pugni e calci (pena aggravata in quanto capitano), e quattro a Jose Padilla per aver atterrato un avversario con un violento pugno. Tre giornate sono state comminate a Sorino, una ad Arnesano. Alla società bianconera è stata inoltre inflitta un’ammenda di 500 euro.
Anche il Canosa non è rimasto immune dai provvedimenti: un turno di stop è stato inflitto a Murilo Gomes, decisione contro la quale il club ha già annunciato un ricorso d’urgenza, nella speranza di avere il suo capitano disponibile per la finale playoff di sabato contro la Polimnia.
Uno strascico amaro, dunque, per una sfida che avrebbe dovuto celebrare lo sport e che invece ha lasciato spazio a immagini e comportamenti ben lontani dai valori che il calcio dilettantistico dovrebbe trasmettere.