Speravo che non vedessi

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di E.R.
Graziano, fino alle 19.30 di Domenica sera ho sperato che tu non vedessi il trattamento che ti ha riservato la Lega.
L’ho sperato davvero perché un uomo che ha dedicato la maggior parte della sua vita ad una professione, ad una fede e ad una città non merita questo.
Oggi, invece, la mia speranza è cambiata.
Spero che tu abbia visto tutto.
Spero che tu abbia letto il comunicato con cui la tua società ti ha reso onore, ricordando al mondo dello sport quali sono i veri valori.
Spero tu abbia visto quella maglia meravigliosa che con 4 parole ha lanciato un messaggio incredibile e devastante.
Spero che tu abbia visto gli occhi dei tuoi ragazzi e dei tuoi colleghi prima della partita.
Spero tu abbia visto la commozione di Antonino Gallo e letto le parole di Ciccio Cosenza.
Spero tu abbia sentito l’applauso del popolo bergamasco.
Spero tu abbia visto il Lecce lottare per 95’ a Bergamo. Senza allenamento. Solo per te.
Spero tu abbia visto quanta gente è venuta a darti l’ultimo saluto. Ho ancora i brividi.
Lo spero con il cuore.
Perché hai riunito una città intera, in un momento di divisione e tensioni.
Perché hai reso quella squadra una famiglia.
Perché l’Italia, questa volta, non si è girata dall’altra parte ma ci ha abbracciato. Ti ha abbracciato!
Tutti hanno capito chi eri e quanto eri importante per la società, per la squadra e per i tifosi.
Perché non lo sai ma la tua presenza nello spogliatoio era per tutti noi una garanzia. Con quella A giallorossa tatuata sul braccio e che avresti difeso a tutti i costi.
E allora adesso tocca a noi, provare a fare la storia per te. Quella che tanto volevi.
E se non ci dovessimo riuscire fa nulla, l’importante, per me, è che tu abbia visto tutto.