A Porto Cesareo eseguito un mandato d'arresto europeo: in manette una 57enne

È finita in manette a Porto Cesareo una cittadina ungherese di 57 anni, ricercata a livello internazionale per una condanna definitiva per truffa. A permettere il suo arresto è stato il sistema di controllo “Alert Alloggiati”, che segnala in tempo reale alle forze dell’ordine la presenza di persone segnalate o ricercate, registrate presso strutture ricettive.

La segnalazione e le ricerche

Nel primo pomeriggio di ieri, 10 luglio, è scattata l’allerta: il Commissariato di Polizia di Nardò ha ricevuto una notifica che segnalava la presenza della donna in un hotel della nota località turistica salentina. Gli agenti si sono subito recati sul posto, ma una volta arrivati hanno scoperto che la 57enne si era già allontanata a piedi, nelle prime ore della mattina.

È quindi partita un’accurata perlustrazione della zona e, dopo alcune ore di ricerche, la donna è stata rintracciata all’interno di un mercatino rionale, dove si aggirava tra le bancarelle come una normale turista.

Il mandato europeo e l’arresto

Condotta in Commissariato per gli accertamenti, è emerso che la donna era destinataria di un mandato di arresto europeo, emesso dalle autorità giudiziarie dell’Ungheria. Su di lei pendeva una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione per reati legati a truffe. Informato il pubblico ministero di turno, la donna è stata quindi trasferita presso la casa circondariale di Lecce, dove resterà in attesa delle procedure di estradizione.

Il caso rientra nell’ambito della cooperazione tra le forze di polizia dei Paesi membri dell’Unione Europea, che consente l’esecuzione di condanne definitive anche al di fuori del Paese in cui sono state emesse. Ancora una volta, la sinergia tra tecnologie di controllo e collaborazione internazionale si è dimostrata fondamentale per garantire la sicurezza e l’applicazione della giustizia.