header logo

L’Atalanta di Ivan Juric si sblocca e lo fa in grande stile. Davanti al pubblico del Gewiss Stadium, la Dea travolge 4-1 il Lecce conquistando la prima vittoria nella Serie A 2025/26, al termine di un match che ha mostrato una squadra in crescita, cinica e finalmente ispirata nei suoi uomini chiave.

E dire che l’inizio aveva lasciato presagire tutt’altro. Nei primi 35 minuti, infatti, è il Lecce a tenere meglio il campo: buona circolazione, qualche spunto offensivo, ma nessuna vera occasione per impensierire Carnesecchi. Poi, come spesso accade, è un episodio a cambiare tutto: al 37’, su calcio d’angolo dalla destra, la Dea trova il vantaggio con un colpo di testa imperioso da centro area che sblocca la gara e infonde fiducia ai padroni di casa.

La qualità della Dea

Nel secondo tempo, ci si aspettava la reazione dei salentini. Invece è emersa la qualità dell’Atalanta, e soprattutto quella di Charles De Ketelaere. Il belga al 53’ firma il 2-0 con un destro preciso dal limite, sfruttando una difesa ospite troppo passiva. Da lì in poi è un monologo nerazzurro, con De Ketelaere in versione assist-man: i suoi inviti non vengono concretizzati da Krstovic, ma bastano comunque a mettere in costante allarme la retroguardia giallorossa.

Il 3-0 arriva con Zalewski, protagonista di una prestazione brillante: prima colpisce la traversa su punizione, poi, al 68’, chiude i conti con un destro ravvicinato dopo un’incursione in area. A 15 dalla fine, ancora De Ketelaere firma la doppietta personale con una conclusione chirurgica, suggellando una prestazione da incorniciare.

Nel finale c’è spazio per il gol della bandiera del Lecce, con N'Dri che regala un lampo d’orgoglio e bellezza: sinistro a giro dal vertice dell’area, palla all’incrocio e applausi anche dai tifosi avversari.

Statistica chiave: crollo raro, ma preoccupante

Il 4-1 di Bergamo segna una ricaduta significativa per la squadra salentina: è la prima volta dal 26 gennaio scorso che il Lecce subisce almeno quattro gol in una singola partita di Serie A (in quell’occasione fu un pesante 0-4 casalingo contro l’Inter). 

Un dato che fa riflettere: se la tenuta difensiva era stata una certezza nella seconda parte della scorsa stagione, il blackout di Bergamo riapre interrogativi sulla solidità della nuova linea difensiva. Urge una risposta già dal prossimo turno.

Konan N’Dri entra nella storia del Lecce. Ma quanti lo sanno davvero?
Umtiti lascia il calcio: il “grazie” a Barça, Francia e… Lecce

💬 Commenti