Di Francesco: "Milan in difficoltà? Non mi fido. Qualcuno dei nuovi può partire titolare"

Le dichiarazioni del tecnico giallorosso alla vigilia della seconda giornata di campionato
Eusebio Di Francesco è intervenuto ai microfoni della sala stampa del “Via del Mare” nella conferenza stampa della vigilia di Lecce-Milan. Queste le dichiarazioni del tecnico giallorosso.
Il Milan
Il Milan viene da una sconfitta inaspettata, ma nel precampionato aveva dato ottimi segnali. Sicuramente è un momento difficile un po' per tutti, per varie situazioni legate anche al mercato, ma sono convinto che verrà una squadra molto arrabbiata, che cercherà di fare risultato a tutti i costi, con l'esperienza di mister Allegri. Ma dall'altra parte ci sarà un Lecce agguerrito, che ha voglia di fare risultato e che vuole stare nel presente. Bisogna essere squadra, zero egoismi, atteggiamento propositivo da parte di tutti. Voglio gente presente e collegata al Lecce. Chiaramente chi viene a giocare qui dice di aspettarsi una partita difficile, avendo però dalla sua giocatori di grandissimo livello. Noi dobbiamo affrontare questa sfida con grande attenzione. Il Milan ha grande capacità di ribaltare le azioni da difensive a offensive. Dobbiamo essere bravi nella fase preventiva. Bisogna fare attenzione agli inserimenti delle loro mezzali, una caratteristica delle squadre di Allegri.
I nuovi
Tutti tra Siebert, Sala e Stulic hanno una buona condizione. Chiaramente c'è un momento di adattamento e conoscenza dei nuovi compagni e sto facendo delle valutazioni. Non è detto che qualcuno di questi possa partire anche dall'inizio. Le idee le ho abbastanza chiare ma mi porto dietro qualche dubbio che mi rende felice.
Record di abbonamenti
Siamo orgogliosi del record di abbonamenti. Saranno il dodicesimo uomo in campo, noi dobbiamo essere bravi a trascinarli con gli atteggiamenti e loro trascineranno noi.
Sala
In questo momento è più una mezzala, ma può ricoprire più ruoli. Poi ci sono passaggi di crescita dei calciatori. Abbiamo Berisha, ad esempio, che può essere mezzala ma anche play. Nel 4-3-3 però vedo Sala più come mezzala.
Genoa
Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra, in entrambe le fasi. Bisogna migliorare la produzione offensiva e la qualità negli ultimi 15/20 metri. Ma sono convinto che i ragazzi faranno meglio già dalla prossima gara. Partiamo dal lavorare insieme, da squadra, l'un per l'altro, questo ci deve appartenere.
Milan in difficoltà?
A Genova siamo stati aggressivi. Abbiamo creato situazioni che vanno sfruttate meglio. Una settimana fa si parlava di grande Milan, ora si parla di Milan in difficoltà. Non la penso così, una partita non cambia le cose. Jashari non giocava, l'unico giocatore che poteva cambiare questa squadra è Leao. Meglio che non ci sia per noi, quando si accende è un giocatore diverso dagli altri.
Difficoltà con le big
Abbiamo lavorato in una certa direzione, cercando gli aspetti da migliorare, prendendo come riferimento l'ultima gara. Non ho pensato a questo aspetto, stiamo preparando la partita al meglio, mettendo in campo la formazione migliore per far male al Milan, difendendosi però bene. Per fare una grande fase offensiva bisogna anche fare un'ottima fase difensiva.
Le catene
Non so quello che farò. Banda si esprime meglio a sinistra, ma a destra con il Genoa non c'era Pierotti. Non vi dirò chi scenderà in campo, ma credo che nel 4-3-3 bisogna saper giocare bene con le triadi di ogni lato, a destra e sinistra.
Il Milan e i ricordi di quel 3-4
Me l'aspettavo questa domanda...però poi con il Sassuolo rimontai il Milan di Allegri da 0-2 a 4-2. Il calcio è una ruota, ci sono momenti in cui gira in un certo modo. Sono passati tanti anni, ho avuto tante esperienze. Quella è una partita particolare, con una tripletta di Boateng e un insieme di cose strane. Un gol nasce da Oddo che dice che il calcio d'angolo era per loro. Dal primo tempo dissi "occhio che queste partite si perdono", non l'ho mai più ridetto in tutta la mia carriera. Lo scorso anno anche il Lecce ha subito una rimonta proprio contro il Milan, quando si affrontano squadre con campioni di alto livello non ci si può mai accontentare. Queste sono le gare nelle quali l'attenzione va alzata ancor di più.
Camarda
E' giovane e quello che posso consigliargli è di vivere tutto questo con grande spensieratezza. Deve essere sereno e giocare al meglio delle proprie possibilità, semmai dovesse partire dall'inizio.