Pregi e difetti del Milan di Massimiliano Allegri

Alla scoperta del prossimo avversario della formazione giallorossa
Se il buongiorno si vede dal mattino, l’avventura di Massimiliano Allegri alla guida del Milan non è di certo nata sotto una buona stella.
La sconfitta in casa contro la Cremonese ha alzato già un polverone mediatico abbastanza pesante da reggere ed ora i rossoneri si apprestano a vivere la sfida del Via Del Mare contro il Lecce con parecchia pressione sulle spalle.
La curiosità
Partiamo con il dire subito una cosa: il Milan lo scorso è stata la squadra ad aver conquistato il maggior numero di punti da situazione di svantaggio dello scorso campionato (21, contro i 19 dell’Atalanta), dato interpretabile in due modi diversi, a seconda del vostro grado di ottimismo. Il primo è che la squadra spesso non è presente a sé stessa e va sotto facilmente. Il secondo è che per qualità, probabilmente, non è inferiore a nessuno in Italia.
Ne sappiamo qualcosa direttamente noi del Lecce, che abbiamo visto i rossoneri andare sotto di due gol nella sfida di qualche mese fa al Via Del Mare e poi riuscire a ribaltare la partita in un solo quarto d’ora, grazie alla qualità degli interpreti in campo.
Lì dietro
Da quello che pare dalle prime uscite stagionali, potremmo sbilanciarci e dire che il Milan di Allegri non difenderà in maniera troppo aggressiva, se non in particolari momenti di partita. Le fasi di difesa posizionale saranno più o meno lunghe, sempre a seconda della qualità dell’avversario.
La difesa a 3 sembra il nuovo marchio di fabbrica dei rossoneri, con De Winter che potrebbe prendere il posto di Gabbia e Tomori e Pavlovic a completare il terzetto. Quest’ultimo è un buon marcatore ma spesso concede almeno un regalo a partita. Il Lecce, quindi, dovrà essere abile a sfruttarlo e dovrà fare attenzione alle sue capacità aeree nell’altra area di rigore.

In mezzo
Estupinan si è presentato subito con un assist molto goloso, ma ha palesato fin da subito anche le sue difficoltà in fase difensiva. Le stesse potrebbero rappresentare un ostacolo per Saelemaekers, centrocampista di qualità sempre votato all’attacco e poco portato ad ostacolare gli avversari.
Centrocampo roccioso, infine, che ha perso Reijnder, passato in estate al Manchester City, ma può beneficiare della qualità di Modric e della fisicità di Loftus-Cheek e Fofana, due mezz’ali di rottura che devono trasformarsi in mezz’ali di inserimento.
Davanti
La situazione riguardante le condizioni fisiche di Rafael Leao è quella che tiene maggiormente banco in casa Milan. Ecco quanto riportato ieri daTuttosport:
Leao rischia di saltare la gara contro il Lecce e di tornare a disposizione di Allegri solamente dopo la sosta per le Nazionali. Allegri non sembra intenzionato a rischiare un rientro anticipato che potrebbe causare nuovi problemi. Ad oggi appare complesso immaginare il portoghese tra i convocati.
Ovviamente l’ex tecnico della Juventus non vuole rischiare di perderlo per più tempo ma si è già potuto notare come ci sia un Milan con ed un Milan senza Leao. I rossoneri, in ogni caso, hanno diverse alternative valide per affrontare la trasferta di Lecce senza il portoghese in attacco, nonostante si tratti di un’assenza parecchio pesante.
Gimenez-Pulisic dovrebbe essere il tandem d’attacco qualora il portoghese non dovesse farcela, in attesa che il nuovo acquisto Harder diventi ufficiale e Allegri decida come utilizzare Chukwueze.
Tracciando una linea in vista della partita di sabato, il Lecce troverà un avversario concentrato, che vuole iniziare a conquistare punti avendo anche il predominio del gioco. I giallorossi dovranno resistere alla prima mezz’ora di fuoco dei rossoneri. Dovessero farcela, potrebbero aprirsi scenari interessanti per giocare al meglio la partita e provare a far male alla compagine di Allegri.