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Nemmeno il tempo di entrare pienamente nel vivo della stagione 25-26 che già arriva una nuova, grande novità destinata a cambiare il calcio mondiale a partire dal prossimo anno. In particolare si tratta di uno dei grandi temi che da anni alimentano discussioni e polemiche: la sosta per le nazionali. Ogni stagione, infatti, la settimana di pausa divide tifosi e addetti ai lavori: da una parte chi ritiene indispensabile fermare i campionati per dare spazio alle selezioni, dall’altra chi preferirebbe proseguire senza interruzioni e concentrare le gare internazionali al termine del calendario, come accaduto parzialmente anche nella passata stagione. Proprio in quell’occasione, l’Italia incassò un pesante 3-0 contro la Norvegia, una sconfitta che rischia di compromettere in maniera decisiva il percorso verso il Mondiale USA 2026.

Soste per le nazionali che provocano sempre diverse tensioni

La questione, tuttavia, non riguarda soltanto gli appassionati, ma tocca in maniera diretta soprattutto i club. Le società vivono con estrema apprensione gli impegni dei propri tesserati in nazionale, ben consapevoli che il rischio di infortuni cresce in modo esponenziale rispetto a chi resta a lavorare con la squadra. Negli ultimi anni non sono mancate situazioni che hanno acceso vere e proprie polemiche tra club e federazioni: basti pensare al caso tra il Napoli e la Nigeria legato all’infortunio di Osimhen, oppure a quello che nel 2024 vide protagonista il Lecce, penalizzato dall’infortunio di Banda durante il ritiro con lo Zambia. A tutto questo si aggiungono ulteriori complicazioni: nella stagione in corso, ad esempio, molti club perderanno giocatori chiave per via della Coppa d’Africa di gennaio, che priverà formazioni come il Lecce di elementi importanti quali Gaspar e Coulibaly.

La nuova decisione della FIFA: una sosta in due per le nazionali

Ecco perché la FIFA, di fronte a un dibattito che sembra infinito, ha scelto di intervenire con una decisione destinata a lasciare il segno. Dalla prossima stagione, infatti, il calendario non prevederà più due soste ravvicinate all’inizio del campionato – quella di settembre e quella di ottobre, quest’anno collocata subito dopo Lecce–Parma – ma un’unica finestra, più lunga e intensa. La pausa andrà dal 21 settembre al 6 ottobre e durerà quindi tre settimane intere. In quel lasso di tempo verranno disputate quattro partite ufficiali delle nazionali, non più due come avvenuto negli ultimi anni, con l’obiettivo di ridurre al minimo le interruzioni dei campionati e concentrare in un’unica tranche gli impegni internazionali.

Si tratta di un cambiamento che non mancherà di sollevare polemiche: c’è chi vede in questa soluzione un modo per rendere più regolare il corso dei campionati, e chi invece teme che uno stop così prolungato possa spezzare il ritmo delle squadre e influire sulla preparazione atletica dei giocatori. In ogni caso, questa nuova regola resterà in vigore almeno fino al 2030, anno del prossimo Mondiale, che sarà il primo della storia a svolgersi in tre continenti – Sudamerica, Africa ed Europa – e in ben sei Paesi ospitanti: Paraguay, Argentina, Uruguay, Marocco, Spagna e Portogallo. Una scelta epocale, che conferma la volontà della FIFA di sperimentare soluzioni innovative in vista di una competizione senza precedenti.

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