Il ragguaglio di Egidio Ingrosso: "Bisogna cambiare subito rotta"

Le parole dell'ex difensore del Lecce ed ora opinionista di Telerama
Egidio Ingrosso, ex difensore del Lecce ed ora opinionista di Telerama, ha detto come al solito la sua sulla partita di ieri tra giallorossi e Cagliari e con il suo ragguaglio ha provato a spiegare come ha visto la squadra salentina in campo.
Le sue parole:
Gli indizi a disposizione forniscono una prova. La squadra presenta limiti caratteriali preoccupanti. Ora, oltre ad andare in difficoltà dopo essere passata in svantaggio, abbiamo scoperto che fatica anche a mantenere il vantaggio.
Dopo il gol subito, i sardi hanno pian piano preso in mano la partita. Tutti propositivi i ragazzi di Pisacane nel correre in avanti e smarcarsi per ricevere il pallone. Pensiamo all'attacco nella profondità, una volta recuperata la palla, con tanti effettivi o al ribaltamento immediato dell'azione da difensiva in offensiva e tanta cattiveria agonistica nelle giocate. Prova ne è la veemenza con cui, dopo il gol subito, si sono riversati nella metà campo giallorossa, obbligando Falcone agli straordinari che, almeno in tre circostanze, ha tolto le castagne dal fuoco alla propria difesa.
I terzini sono stati sempre in difficoltà: a destra, Kouassi ha avuto problemi nel leggere la giocata continua che Folhorusho faceva in verticale, (cioè l'attacco dello spazio alle sue spalle) oppure il taglio dentro al campo, come nell'azione del pareggio. A sinistra, invece, Gallo non ha mai vinto un duello con Palestra, tant'è che quest'ultimo lo ha annichilito con le sue scorribande offensive, risultando una spina nel fianco per la difesa.
Nel secondo tempo, poi, il centrocampo Kaba/Coulibaly ha mostrato tutti i suoi limiti. Mai una verticalizzazione, sempre passaggi laterali o indietro al difensore, senza mai cercare una giocata "diversa" per le due punte che aspettavano invano palloni giocabili. Insomma, dopo il rigore siglato da Belotti, è calato il sipario.
Dei cambi, poi, non ne parliamo! Solo la sostituzione di Ndaba per Gallo andava fatta in quel modo e con quei tempi; il resto mi ha lasciato un po' perplesso. Solitamente, nell'inizio del mio ragguaglio, parlo prima delle cose che mi sono piaciute e poi di quelle che invece non mi sono piaciute per niente, ma questa partita va analizzata andando oltre quelle poche cose che ho apprezzato, tipo la riaggressione del primo tempo al portatore di palla avversario nell'ultimo terzo di campo e il coraggio di un attaccante esterno a provare un uno contro uno e vincerlo, come nell'occasione del gol del Lecce. Troppo poco, però. Così non si va da nessuna parte. La fragilità mentale di questa squadra mi preoccupa, e tanto pure. Ora, con il Bologna non sarà una partita facile. Bisogna cambiare rotta, altrimenti sarà dura anche contro i felsinei.