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Sul campionato e sulle motivazione che lo hanno spinto a venire al Lecce

Sarà un campionato duro, la Serie A cresce di anno in anno sia fisicamente che tecnicamente. L’obiettivo principale del Lecce è la salvezza. Sono venuto qui con grande voglia di rivalsa. È stata un’estate particolare, ma non ho esitato ad accettare perché Lecce è una piazza di grande passione, con uno stadio sempre pieno e una dirigenza di alto livello. Ho conosciuto il direttore Corvino a Firenze, quando ero più giovane, e ho avuto un’ottima esperienza con Di Francesco a Cagliari, fattori che hanno contribuito alla mia scelta.

Su Di Francesco, già conosciuto nel periodo al Cagliari

All’epoca era già un mister preparatissimo, proveniente da grandi esperienze, tra cui la semifinale di Champions con la Roma. È un tecnico che predilige il gioco, con grandi idee e capacità di trasmettere concetti rapidamente. Oggi lo vedo più maturo, ma con la stessa passione, grinta e capacità di valorizzare gli esterni d’attacco.

di francesco

La sua posizione nel 4-3-3

Ho quasi sempre giocato a piede invertito, quindi quella è la mia posizione naturale. In alcune circostanze ho giocato anche sull’altra fascia, ma il mio habitat naturale è la sinistra col piede invertito.

Sull'utilizzo come falso nueve ed il periodo al Milan

In caso di emergenza, il mister può scegliere di farmi giocare in altre posizioni. Io sono a disposizione. I sei mesi al Milan sono stati positivi: un’esperienza in un club storico che mi ha fatto crescere come calciatore e come persona. Porterò con me ottimi ricordi di quell’esperienza.

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