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Sulla scelta di mettere fuori lista Maleh

Ad alcuni o a molti sembra che ci sia qualche pregiudizio da parte nostra, ma il discorso è molto semplice. Dobbiamo partire da un presupposto ben preciso: in organico abbiamo due giocatori che sono considerati titolari dal nostro tecnico, ovvero Ramadani e Coulibaly. Sono due giocatori che nelle rispettive nazionali giocano da titolari. 

Si è sollevato il problema di trovare in organico un giocatore più offensivo ed incisivo, un box to box che potesse finalizzare. Tenendo conto di questo aspetto, e considerando Ramadani e Coulibaly due titolari, avevamo bisogno di un centrocampista che avesse determinate caratteristiche. 

Maleh ha dimostrato di essere un giocatore validissimo per la Serie A, tant'è che negli ultimi tre anni ha disputato 80 partite in Serie A, 56 nell'Empoli. Maleh l'abbiamo scelto noi, ma oggi tenendo in considerazione che abbiamo bisogno di un centrocampista che potesse essere determinante nella fase offensiva, Maleh nelle 80 partite ha fatto zero gol. Abbiamo tenuto conto dei numeri e puntato su Sala, scegliendo di continuare a puntare su Kaba, giocatore per noi ritrovato, e da qui nasce l'idea e la decisione di mettere fuori lista Maleh insieme a Rafia.

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Sul ringiovanimento della rosa

Noi abbiamo voluto ringiovanire la rosa puntando su dei giovani che, secondo noi, con un percorso di crescita, possono raggiungere determinati obiettivi. Tutto nasce dal fatto di intravedere potenzialità che prima o poi, secondo noi, le tireranno fuori.

Su Krstovic

Il mercato degli attaccanti sembrava non volesse decollare, ma avevamo la sensazione che potesse succedere qualcosa da un momento all'altro. Non eravamo orientati sulla Roma. Ci sono state forme d'interesse di tanti club, ma quella che è uscita allo scoperto è stata l'Atalanta, quindi abbiamo dovuto cavalcare questa linea e cautelarci con l'arrivo di un attaccante altrettanto forte che avevamo ‘attenzionato’ già da tempo.

Le sensazioni per la partita con l'Atalanta

Le stesse dell'anno scorso: è una tappa insidiosa contro una squadra che deve ancora trovare equilibri con il nuovo allenatore, ma che è destinata a recitare un ruolo da protagonista per puntare ad una posizione in Champions. 

E' una partita proibitiva ma ci prepareremo al meglio perché su tutti i campi dobbiamo lottare con tutte le nostre armi e attenzioni, per uscire indenni da una trasferta impegnativa. 

Krstovic? Con Nikola è rimasto un legame forte. E' un ragazzo di cuore e ci tengo a dirlo. Era molto legato al Lecce ed a tutti noi. Ricordo ancora l'ultimo messaggio prima della partita con Milan dove mi diceva “Oggi voglio solo tre punti”. Anche a distanza ci tiene alle sorti del Lecce.

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