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Nel pomeriggio di ieri è arrivata la notizia che tutti i tifosi del Lecce aspettavano da tanto tempo: a meno di clamorosi colpi di scena, i giallorossi hanno finalmente il loro nuovo attaccante. L’assenza di un centravanti da affiancare a Camarda si era fatta sentire contro il Genoa, quando, una volta uscito il giovane attaccante scuola Milan, Sottil è stato adattato da falso nove, con Kaba leggermente più avanzato rispetto ai centrocampisti e pronto a lottare sui palloni aerei per cercare la spizzata giusta.

Ieri, però, è stata messa l’ennesima toppa a quella che sembrava, almeno a livello numerico, l’ultima lacuna nella rosa giallorossa. In pochi giorni sono infatti arrivati Siebert per la difesa, Sala per il centrocampo e, molto probabilmente, Stulic per l’attacco. Ora restano da risolvere alcune situazioni legate agli esuberi, soprattutto Rafia, Oudin e Guilbert, dopodiché la rosa del Lecce potrà dirsi quantomeno completa. Se sarà all'altezza della situazione, questo lo dirà solo il campo. Ma l’arrivo di Stulic suggella anche un’altra tradizione interessante nata con il ritorno di Pantaleo Corvino a Lecce e con il ritorno dei giallorossi in Serie A.

Il grande acquisto durante Sant'Oronzo: tra chi ha fatto meglio…

Il nome del nuovo attaccante, come detto, era il più atteso dai tifosi, e forse non è un caso che sia arrivato proprio nel periodo in cui, nel capoluogo salentino, si celebra il santo patrono Sant’Oronzo. Una coincidenza che si è ripetuta tre volte in quattro anni e che sembra quasi un “regalo” di Corvino e dell’intera dirigenza ai cittadini leccesi e ai suoi tifosi. Questo legame tra mercato e festa patronale è ormai diventato una piccola tradizione che entusiasma tifosi e appassionati, creando un’atmosfera speciale attorno alla squadra. Ogni annuncio in questo periodo viene accolto con una carica emotiva maggiore, come se il calciomercato e la festa della città fossero strettamente intrecciati.

Il primo grande acquisto arrivato in Salento durante questo periodo fu Samuel Umtiti, difensore di livello mondiale ex Barcellona, approdato il 26 agosto 2022. Il suo obiettivo personale era quello di tornare a giocare una stagione da assoluto protagonista. Purtroppo non è arrivato nessun gol, ma le sue prestazioni sono state sempre di livello altissimo e, dalle lacrime con cui reagì all’accoglienza del popolo giallorosso all’aeroporto di Brindisi, si capì subito quanto ci tenesse e quanto volesse fare bene per tornare a essere quel difensore titolare della nazionale francese che vinse il Mondiale nel 2018. Anche la sua professionalità fuori dal campo, nel rapporto con i compagni e con lo staff tecnico, lasciò un segno positivo nello spogliatoio, facendo capire che la sua esperienza poteva essere preziosa non solo in campo, ma anche nella crescita dei propri compagni di reparto, soprattutto nel caso di Baschirotto

… e chi peggio

Anche lo scorso anno il grande acquisto venne annunciato durante la tre giorni di festa a Lecce. Sempre il 26 agosto, ma in questo caso 2024, i giallorossi chiusero, a sorpresa, il colpo Ante Rebić. Il centravanti croato vanta una grandissima esperienza non solo a livello nazionale, con le stagioni da protagonista a Firenze prima e a Milano poi, ma anche a livello internazionale, con 40 presenze complessive nelle coppe europee tra Champions League, Europa League e Conference. Vincitore di uno scudetto con il Milan di Pioli, il croato arrivò in Salento pronto per essere almeno una valida alternativa a Nikola Krstović, che intanto si stava prendendo la scena a suon di gol.

Il rendimento di Rebić, però, non è stato quello che ci si attendeva: appena un gol, seppur decisivo contro la Juventus. Come Umtiti, anche lui ha giocato soltanto una stagione in giallorosso, ma a differenza del francese probabilmente non verrà ricordato a lungo dai tifosi salentini. L’unico anno in cui questa “tradizione” non è stata rispettata del tutto è stato il 2023-24, quando l’acquisto ufficializzato in quel periodo fu Rémi Oudin, tornato a Lecce dopo una buona prima stagione con mister Baroni (il francese venne annunciato il 28 agosto).

 

Una grande eredità lasciata da Krstovic

Quello di Stulić sarà probabilmente l’ennesimo colpo arrivato durante questo periodo di festa per i tifosi salentini. Ovviamente i sostenitori giallorossi sperano possa rivelarsi un successo come nel caso di Umtiti e non di Rebić, ma il compito che attende il centravanti serbo non è semplice: Krstović è entrato, nel suo piccolo, nella storia del Lecce, e non solo per la cifra con cui i giallorossi lo hanno ceduto all’Atalanta (la seconda più alta della loro storia dopo Dorgu), ma anche perché è stato parte fondamentale nelle ultime due salvezze dei salentini.

 

 

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