Operaio morto a Lecce: nel pomeriggio di ieri la tragedia, spunta un retroscena

Lascia la compagna ed un figlio in arrivo tra due mesi
Tragedia nella tarda mattinata di ieri a Lecce. Durante alcuni interventi in una palazzina situata in Viale Leopardi, attorno alle 13, uno dei lavoratori impegnati nei lavori, Razvan Gurau, è precipitato da un’altezza di circa sette metri. Nonostante indossasse una corda di sicurezza, che avrebbe dovuto impedirgli di cadere, per il giovane non c’è stato nulla da fare.
Razvan, 25 anni, originario della Romania, aveva un breve passato anche da calciatore in alcune squadre dilettantistiche. Il venticinquenne viveva a Lizzanello e lavorava per la ditta “Edac Lecce”: inoltre, tra circa due mesi sarebbe diventato padre per la prima volta.
Spunta anche un retroscena
Sono stati inutili i soccorsi, prima dei colleghi sul posto di lavoro e poi del 118. A tal proposito spunta una indiscrezione, e a darla è stata la pagina X di Rai Radio uno: stando a quanto pubblicato dal sito, uno dei colleghi avrebbe fatto di tutto per rianimare Razvan, ma quando ha capito che non c'era più niente da fare per la rabbia ha sferrato un pugno sul pavimento, rompendosi una mano.
Ora si sta lavorando per capire le cause precise dell'accaduto e del perchè la corda che avrebbe dovuto tenere al sicuro Razvan ha ceduto, ma intanto sui social sono arrivati diversi messaggi di cordoglio da parte di tante persone, tra cui il Novoli calcio, squadra per cui Razvan ha giocato nella stagione sportiva 21-22.