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La Champions League torna su Sky con un impianto editoriale che promette di coniugare autorevolezza, competenza e passione. Il baricentro della narrazione sarà Paolo Condò, colonna storica del giornalismo sportivo italiano e presenza fissa nei pre e post partita. Una figura ormai insostituibile per gli abbonati, capace di accompagnare i telespettatori dentro le sfide più importanti d’Europa con lucidità, esperienza e uno stile unico, tra parole pesate e intuizioni profonde.

Il team

Ma il vero valore aggiunto sarà la squadra che affiancherà Condò nel racconto delle notti europee. Una formazione di altissimo profilo, composta da ex campioni che hanno scritto pagine indelebili del calcio italiano e internazionale. In totale, i volti scelti da Sky hanno messo insieme ben 37 trofei internazionali tra campo e panchina: un palmarès da brividi. 

Parliamo di nomi che non hanno bisogno di presentazioni – Fabio Capello, Zvonimir Boban, Alessandro Del Piero, Beppe Bergomi, Luca Marchegiani, Walter Zenga, Fabio Quagliarella, Nando Orsi, Aldo Serena, Paolo Di Canio e Alessandro Costacurta – già noti e amatissimi dal pubblico, ognuno con una prospettiva diversa e un’esperienza diretta delle emozioni che solo la Champions sa dare.

A questi si aggiungono profili altrettanto preziosi come Faouzi Ghoulam, Massimo Gobbi, Riccardo Montolivo, Lorenzo Minotti, Michele Padovano e Giancarlo Marocchi, voci che hanno vissuto il calcio da protagonisti e ora lo raccontano con competenza e misura.

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Luca Gotti

Novità Gotti, l'ultima panchina a Lecce

Ma la vera novità è rappresentata dall’ingresso nel team di Luca Gotti, ex allenatore del Lecce, tecnico ancora sotto contratto con i salentini ma fermo dal 9 novembre 2024, giorno del pareggio interno con l’Empoli (1-1) che portò al suo sorprendente esonero e all’arrivo di Marco Giampaolo. Gotti, reduce da una salvezza brillante conquistata l’anno precedente, rappresenta una figura anomala ma affascinante nel panorama dei commentatori: porterà in studio una visione tecnica aggiornata, direttamente legata alla quotidianità del lavoro in panchina.

Gotti su Juric all'Atalanta

Non a caso, Gotti ha già iniziato a dire la sua sulle grandi manovre estive, come quella che ha portato Juric all’Atalanta: 

Nel segno della continuità – ha detto – Ha una sua identità, ma con le stimmate di Gasperini. Servirà tempo per il cambiamento. 

Un antipasto del contributo che Gotti saprà offrire: concreto, analitico, mai banale.

Tiribocchi a cuore aperto: "Atalanta, ti amo ma ti rimpiango. E su Lecce dico la mia..."

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