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La partita tra Lecce e Brescia non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Sarà una battaglia decisiva per entrambe le compagini, davanti ad una pazzesca cornice di pubblico pronta a sospingere gli undici calciatori in maglia giallorossa. Ci sarà, però, uno dei 22 in campo che questo match lo sentirà ancora di più che gli altri, poiché lo scorso anno indossava la maglia biancoblù dei lombardi, squadra che ancora oggi detiene il suo cartellino. Avrete certamente capito che stiamo parlando di Biagio Meccariello, difensore centrale di categoria, rivelatosi un grande colpo di mercato e perno quasi insostituibile della retroguardia leccese. L’ex calciatore della Ternana è stato espressamente richiesto da Liverani, il quale lo aveva proprio allenato nella sua breve ma intensa esperienza alla guida delle fere rossoverdi. Il centrale classe '91 è stato il più utilizzato nel reparto difensivo, complici anche le disavventure capitate ad i suoi compagni e la sua grande duttilità, che gli permette di poter essere schierato in ogni zona di difesa. A Perugia, infatti, Meccariello è stato utilizzato da terzino destro, disimpegnandosi egregiamente ed arrivando, soprattutto nella seconda frazione di gioco, sul fondo, rendendosi pericoloso anche in fase offensiva. Il destino ha voluto che la sfida tra il passato ed il presente di Biagio valga la promozione diretta in Serie A. Da una parte ci sono le rondinelle bresciane che, per il difensore beneventano, rappresentano la stagione passata, complicata e senza realizzazioni, con sole 21 presenze all’attivo tra Campionato e Coppa Italia. Dall’altra c’è una casacca giallorossa, indossata già 30 volte quest’anno ed onorata con impegno e volontà. A 28 anni Meccariello ha raggiunto il massimo livello di maturità e sarebbe anche pronto a confrontarsi con una categoria superiore, mai nemmeno sfiorata. Una carriera vissuta in cadetteria con sole tre maglie addosso necessita di una sterzata decisiva, che solo un’annata come questa potrebbe dare. Domani sera sarà una sfida particolare per lui, nella quale i ricordi si intrecceranno alle emozioni di uno stadio pieno e carico di passione. In qualsiasi ruolo verrà schierato Biagio sa che nel Salento vige una regola non scritta: a fine partita conta più che la maglietta sia bagnata di sudore che il risultato sul tabellone luminoso.
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