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Non più di due settimane fa abbiamo vissuto una domenica difficile, particolare, a causa di una sconfitta - quella rimediata a San Siro contro il Milan – che proprio non riuscivamo a mandare giù.

Più che il passivo pesante non è stata facile da accettare la direzione di gara del Signor Massimi, colpevole di aver espulso Krstovic per un fallo da quasi giallo, non aver concesso un calcio di rigore ai salentini per un fallo di Theo Hernandez su Almqvist ed, infine, non aver fermato il gioco sullo sviluppo dell’azione del terzo gol rossonero, dopo che l’attaccante svedese del Lecce era fermo a terra per un colpo alla testa.

Sbattere i pugni non serve a niente 

Il Lecce ha chiesto rispetto, lo ha fatto silenziosamente, con il presidente Sticchi Damiani che ha lasciato lo stadio prima della fine della partita per mandare un segnale ai vertici del calcio italiano. Contro il Sassuolo, ancor più che contro l’Empoli, il Lecce ha potuto contare, quindi, su un direttore di gara esperto, Daniele Doveri. Il fischietto romano ha diretto 225 partite in Serie A ed ormai è quasi sempre selezionato per condurre le sfide salvezze, quelle dal più alto di grado di difficoltà.

Doveri decreta il rigore contro il Bologna

Con Doveri 2 fisso 

Nelle ultime 4 partite disputate fuori casa con Daniele Doveri come arbitro il Lecce ha sempre vinto. Lo scorso anno contro Salernitana, Sampdoria e nell’indimenticabile vittoria-salvezza di Monza, mentre quest’anno proprio ieri sul campo del Sassuolo. 3 scontri diretti vinti e la consapevolezza di avere di fronte un arbitro deciso, che non si lascia intimorire dagli avversari ma, al contrario, prende decisioni con grande convinzione ed autorità. Non elogiamo le sue qualità solo perché con lui i giallorossi sono tornati a casa con 3 punti dalle ultime 4 trasferte, ma anche quando il Lecce ha perso le direzioni di gara di Doveri sono state povere di polemiche, con decisioni coerenti e giuste che non hanno mai fatto urlare di rabbia il popolo giallorosso. 

Ci aspettiamo che anche nelle prossime sfide i salentini possano contare su arbitri esperti, che dirigano senza sentire la pressione e siano lucidi nelle scelte. Le decisioni arbitrali possono condizionare partite e stagioni e non è giusto che gli arbitrano diventino gli assoluti protagonisti delle sfide. 

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