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È arrivata la sospirata vittoria nello scontro diretto di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Una vittoria netta, bella che ha messo in mostra le qualità di una squadra seppur con tanti titolari fuori per motivi diversi, è riuscita attraverso dedizione e gioco ad annichilire gli avversari. Eccellente il lavoro di Gotti e bravi i ragazzi che hanno avuto la lucidità di mettersi immediatamente nelle sue mani abbreviando i tempi della “conoscenza”. Ora il Lecce gioca con un sistema di gioco diverso, un 4-4-1-1 come piace chiamarlo al tecnico e tutti si muovono perfettamente per riuscire a farlo funzionare.

Nelle cinque partite con Gotti in panchina, in ben quattro il Lecce è riuscito a non subire gol, interpretando perfettamente la fase difensiva. Le dirette concorrenti danno battaglia, vanno sui campi delle big a prendere punti ed in alcuni casi conquistano la vittoria piena quando le affrontano a casa. Poi arriva il Lecce che sia in casa che fuori, gioca tre scontri diretti e li vince tutti.

valentin gendrey

Stavolta oltre allo squalificato Almqvist il tecnico giallorosso doveva fare a meno di Ramadani, vittima di una faringite acuta, senza contare Banda e Kaba fuori per infortunio. L'allenatore ha fatto di necessità virtu: ha promosso Rafia accanto a Blin davanti alla difesa, ha spostato Oudin sulla fascia destra e, per far capire a tutti che a Reggio si sarebbe andati per vincere, ha riproposto Piccoli insieme a Krstovic.

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