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Il numero 9 è per antonomasia quello del bomber, l’attaccante di razza che gonfia la rete, l’idolo dei tifosi che fanno a gara per accaparrarsi una sua maglia. Marco Tumminello, il nuovo acquisto del Lecce, ha deciso di indossare proprio la maglia numero 9, dimostrando personalità e voglia di risultare decisivo in questo girone di ritorno. Gli ultimi anni, quelli della Lega Pro, non ci hanno permesso di indicare i giocatori attraverso il loro numero di maglia, a causa di una numerazione sfasata (il regolamento riguardo questo aspetto è cambiato solo nell'ultima nostra stagione in Serie C). Il 9 poteva essere un’attaccante piuttosto che un altro e questa regola, mista alla mancanza del cognome sulla maglietta, ci aveva fatto perdere l’affetto verso questa magica cifra. Nel passato, infatti, grandissimi attaccanti hanno indossato la casacca giallorossa che vestirà l’ex attaccante dell’Atalanta. Andando indietro nel passato, possiamo vedere come nella stagione 1982-1983 la 9 sia stata indossata da Sergio Magistrelli, attaccante classe 1951, autore di 29 reti in ben 139 presenze. Qualche anno più tardi, quel numero è finito sulle spalle di uno degli idoli indiscussi del popolo salentino, Pedro Pablo Pasculli. L’attaccante argentino, campione del mondo con la Seleccion, ha esordito in Serie A nella stagione 1985-1986, la prima del Lecce nella massima serie. Con i salentini è sceso in campo per 214 volte, siglando 53 marcature, detenendo, fino al 2004, il primato di goal segnati da uno straniero con la maglia giallorossa. Lucarelli e Vucinic sono stati due altri grandi terminali offensivi della storia recente del Lecce. Sia l’attaccante livornese che il suo collega di reparto montenegrino puntarono sulla casacca numero 9, onorandola nel migliore dei modi, a suon di goal ed ottime prestazioni. Quella stessa maglia, invece, non ha portato grande fortuna ad un bomber arrivato con grandi aspettative ed andato via da Lecce con una valigia piena di rimpianti. Nell’annata 2008-2009 è stato Cacia a scegliere la 9 per dimostrare il suo valore in Serie A. Il suo bottino, però, è stato esiguo con sole due reti all'attivo, anche a causa di un amore mai sbocciato con i supporter salentini. Nell’ultima stagione, infine, il nostro 9 è stato Matteo Di Piazza, croce e delizia della rosa allenata prima da Rizzo e poi da Liverani. L’attaccante palermitano ci ha deliziato con le sue giocate ma, in alcune circostanze, ha fatto emergere il suo carattere fumantino e difficile da gestire. Da Daniele Corvia, passando per Abbruscato, Alessandro Tulli e Francesco De Francesco, possiamo senza dubbio dire che questo numero, salvo rarissime eccezioni, ha sempre portato bene a chi lo ha scelto. Tumminello dovrà lavorare tanto per essere all'altezza dei suoi predecessori. Ci auguriamo che le sua qualità vengano fuori fin da subito, a lui chiediamo impegno e sacrificio, nella speranza di vedere quella maglia numero 9 correre sempre sotto la Nord.
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