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Una vicenda dai connotati umani non comuni in questo mondo. Fabio Lucioni resta al Lecce e non lo fa perché la società non trovava sostituti ma perché è un uomo d’altri tempi. Ed il Lecce una società seria. Andiamo per ordine. Il Sassuolo aveva fatto una proposta quasi irrinunciabile alla società di via Colonnello Costadura, offrendo due milioni per il cartellino del centrale difensivo, oltre ad aver proposto un quadriennale a Lucioni, raddoppiando la cifra del suo attuale ingaggio. Quando tutti sembravano d’accordo e dopo giorni di riflessioni, seguite da un comprensibile “sbandamento”, quando si credeva che Lucioni sarebbe passato al Sassuolo da un momento all’altro, c’è stato il ripensamento. Il Lecce ha rinunciato ad una plusvalenza importante e il calciatore ad un ingaggio che probabilmente gli avrebbe sistemato gli ultimi anni di carriera. Fabio Lucioni resta legato al Lecce, riconoscente sia alla piazza che al Presidente, che è anche il suo avvocato, perché l’hanno “adottato” nel momento di maggiore sconforto della sua carriera.
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