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La carriera di Delio Rossi non è affatto finita. Il tecnico 65enne originario di Rimini ha da poco raggiunto un nuovo accordo per continuare la propria avventura nel mondo del calcio. Dopo una lunga carriera iniziata nel 1990, Rossi ha accettato la proposta di un club pugliese, pronto a rilanciarsi con lui in panchina. Si tratta di un ritorno alle origini per l'allenatore, che in passato ha già vissuto esperienze significative proprio in Puglia.

Una delle parentesi più luminose della sua carriera è sicuramente quella vissuta a Lecce dal 2002 al 2004. In Salento, Rossi è ricordato con grande affetto dai tifosi giallorossi, soprattutto per la straordinaria stagione 2003-2004, chiusa con una brillante salvezza in Serie A, ottenuta in rimonta. Indimenticabili le vittorie consecutive contro Juventus al Delle Alpi e Inter al Via del Mare, che consacrarono quella squadra come una delle più sorprendenti del campionato. Quel Lecce, costruito da Pantaleo Corvino, era composto da tanti giovani che sarebbero poi diventati protagonisti del calcio italiano e internazionale: Cristian Ledesma, Marco Cassetti, Max Tonetto, Mirko Vučinić, Valeri Bojinov, Axel Konan e l’indimenticato Chevanton.

Chevanton

Le avventure di Delio Rossi dopo il Lecce

Dopo l'esperienza salentina, la carriera di Delio Rossi ha vissuto momenti di grande prestigio: è stato protagonista alla Lazio, con cui ha vinto una Coppa Italia nel 2009, e soprattutto al Palermo, dove ha portato i rosanero fino alla finale di Coppa Italia nel 2010 e sfiorato la qualificazione in Champions League nel 2010, in un’avvincente lotta a distanza con la Sampdoria. La sua capacità di valorizzare giovani e dare identità alle squadre lo ha reso uno dei tecnici più stimati della sua generazione.

Negli anni successivi, però, Rossi ha vissuto una fase più complessa della sua carriera, con brevi e poco fortunate parentesi alla Fiorentina, Sampdoria, Levski Sofia, Ascoli e un secondo passaggio a Palermo. Tuttavia, nel marzo 2023 è arrivata una nuova chiamata dal Foggia, squadra che già aveva allenato nella stagione 1995-96, e che ha deciso di affidargli nuovamente la panchina dopo una serie di allenatori cambiati durante la stagione: in quella stagione Delio Rossi ha chiuso al quarto posto e in finale playoff, persi contro il Lecco, in un doppio incontro molto discusso per alcune scelte arbitrali del direttore di gara Bonacina a dir poco discutibili.

 

Delio Rossi torna a Foggia

La scorsa annata, infatti, è stata piena di colpi di scena in casa Foggia. La squadra rossonera ha evitato la retrocessione grazie alla vittoria nei playout contro il Messina, ma le difficoltà non si sono limitate al campo. A tenere col fiato sospeso i tifosi è stata soprattutto la crisi societaria: il presidente Canonico, tra le polemiche, aveva annunciato di voler cedere il club e di non essere più disposto a investire nel progetto. Per settimane si è temuto il peggio, con lo spettro dell’esclusione dal calcio professionistico.

E invece, proprio quando sembrava che non ci fossero acquirenti concreti, Canonico ha deciso di fare un passo indietro: ha confermato l’iscrizione del Foggia al prossimo campionato di Lega Pro e, nel tentativo di riaccendere l’entusiasmo della piazza, ha scelto un nome forte per la panchina. Il primo tassello della nuova stagione sarà dunque proprio Delio Rossi, figura esperta, amata dalla tifoseria e capace di dare credibilità e visione tecnica a un progetto che, nonostante le turbolenze, vuole ancora dire la sua nel panorama del calcio italiano.

Con il ritorno di Rossi, il Foggia punta a ricostruire fiducia e ambizione, con l’obiettivo di tornare a recitare un ruolo da protagonista nel campionato di Serie C.

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