Il 4-3-3 di Eusebio Di Francesco: tra proposte offensive e vulnerabilità difensive

Dalle sue esperienze a Sassuolo, Roma, fino alle ultime avventure in Serie A, il tecnico abruzzese ha dimostrato quanto il 4-3-3 possa essere un'arma potente, ma anche rischiosa
Nel calcio italiano, il modulo 4-3-3 è diventato negli anni un simbolo di equilibrio tra difesa e attacco, ma anche di ricerca di un gioco fluido e dinamico. Eusebio Di Francesco, nuovo tecnico del Lecce, è uno degli allenatori che ha adottato e interpretato questo sistema con grande convinzione, infondendo nelle sue squadre una visione di gioco chiara e riconoscibile.
Dalle sue esperienze a Sassuolo, Roma, fino alle ultime avventure in Serie A, il tecnico abruzzese ha dimostrato quanto il 4-3-3 possa essere un'arma potente, ma anche rischiosa, se non gestito con attenzione.
Il 4-3-3 di Di Francesco: filosofia di gioco
Il modulo 4-3-3 adottato da Di Francesco si fonda su una solida struttura difensiva, ma con un’attenzione preminente alla fase offensiva. La sua interpretazione del sistema prevede un gioco verticale, con una forte propensione ad attaccare le fasce laterali, sfruttando gli esterni per allargare il campo e mettere in difficoltà la difesa avversaria.
Il centrocampo è il cuore pulsante della squadra, con il mediano che si inserisce per dare equilibrio, mentre le mezzali sono chiamate a garantire sostegno sia in fase difensiva che offensiva. Il tridente offensivo, invece, diventa fondamentale per garantire ampiezza, profondità e, soprattutto, una continua pressione sul portatore di palla avversario. I terzini, nel gioco di Di Francesco, sono cruciali per il successivo sviluppo dell'azione offensiva, ma devono saper mantenere un buon equilibrio difensivo.
I pregi del 4-3-3 di Di Francesco
Propositivo e offensivo
Il 4-3-3 di Di Francesco è spesso sinonimo di calcio propositivo. Le sue squadre amano dominare il gioco, mantenendo il possesso palla, ma cercando anche di verticalizzare rapidamente. Questo approccio è particolarmente evidente nelle squadre di Di Francesco al Sassuolo, dove il gioco offensivo basato sulla velocità e sul gioco sulle corsie laterali ha permesso a squadre come quella del 2015-16 di conquistare una storica qualificazione all’Europa League.
Flessibilità e adattabilità
Nonostante la sua preferenza per il 4-3-3, Di Francesco ha saputo adattare il sistema alle caratteristiche dei suoi giocatori. Il centrocampo a tre, per esempio, può trasformarsi in una fase di 4-1-4-1 o, in alcuni casi, in un 4-2-3-1, in base alla situazione della partita. I cambi di modulo durante la partita sono una delle chiavi tattiche del suo gioco.
Pressione alta e recupero rapido della palla
Il pressing aggressivo è una componente fondamentale del gioco di Di Francesco, soprattutto nella fase di transizione offensiva.
La sua squadra cerca sempre di pressare il portatore di palla avversario non appena perde il possesso, cercando di recuperare la palla il più rapidamente possibile per ripartire in velocità. Questo tipo di gioco esalta le qualità degli attaccanti esterni e dei centrocampisti dinamici, che possono lanciarsi in contropiede non appena il pallone viene recuperato.