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Il Lecce prende un punto nello scontro diretto di Cagliari e continua la corsa verso l'agognato traguardo che da queste parti equivale ad uno scudetto: la permanenza in serie A.

Difficile molto più del previsto la gara contro gli uomini di Ranieri che, dopo la pesante disfatta di Genova occorsa la settimana precedente, erano a caccia della vittoria per guadagnare punti sulle dirette inseguitrici. In realtà, nonostante le parole pronunciate da Gotti nel pre-gara, il Lecce non si è fatto trovare pronto all'appuntamento ed ha subito oltremisura la “cattiveria agonistica” dei padroni di casa. Pressione totale del Cagliari e Lecce incapace di uscire dalla sua tre quarti; i rossoblu segnano una prima volta con Deiola ma il gol viene annullato per un tocco di mani, ma poi siglano la rete del vantaggio su dormita generale della retroguardia giallorossa. 

Sul finire di primo tempo non ci chiediamo più se in una partita così veemente dal punto di vista fisico ed atletico il Lecce fosse in grado di supportare due punte più Oudin, ne siamo ormai certi. Proprio mentre ci chiedevamo che sostituzioni avrebbe effettuato il tecnico Gotti per spezzare la pressione degli avversari ecco che il VAR, per una volta, cambia le sorti della partita a favore dei giallorossi. Entrata pericolosa di Gaetano su Ramadani, l'arbitro estrae il giallo ma viene richiamato al monitor ed espelle l'attaccante cagliaritano. 

Ramadani Blin

Il secondo tempo racconta tutta un'altra partita con i sardi che decidono di difendersi a ridosso della loro area di rigore togliendo la profondità agli avanti giallorossi e, nello stesso tempo, facendo densità centralmente. Il Lecce praticamente va a sbattere contro un di muro di gomma, le tenta tutte per perforare l'attentissima retroguardia posta davanti a Scuffet, il quale in effetti il primo intervento lo deve effettuare solo al sessantacinquesimo su un tiro di Blin. Il Lecce però non si è mai arreso ed ha continuato ad accerchiare il Cagliari costringendolo a non uscire mai, la difesa vecchio stampo di Ranieri avrebbe anche tenuto se l'ottimo Gallo non avesse deciso, in un momento di lucida follia, di partire con un'accelerazione della sue, servire Blin all’indietro, poi palla ad Almqvist che con uno scatto brucia il difensore avversario e spara un destro ad incrociare sul palo più lontano, dove Krstovic è puntuale alla correzione in porta. Pareggio meritato ed ora l'inerzia della partita è tutta nelle gambe e nel cuore dei salentini che iniziano a martellare la retroguardia di Scuffet, il quale viene salvato più volte dai suoi compagni e due dai legni della sua porta.

La partita finisce in parità per la soddisfazione dei tanti tifosi giallorossi presenti e la gioia dei sostenitori del Cagliari, onesti nel riconoscere che il Lecce avrebbe avuto le opportunità di vincerla ma nello stesso tempo sicuri che senza quell'espulsione anche loro avrebbero potuto portare a casa  i tre punti. 
La prossima sarà l'Udinese, una squadra che ha disputato un campionato al di sotto delle aspettative ma molto forte sulla carta, soprattutto nella gara secca può battere chiunque e di conseguenza mettere i giallorrossi in grande imbarazzo. Guai sentirsi “arrivati” le ultime sono sicuramente le partite più difficili da preparare ma sono senza dubbio quelle più pericolose.

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