Come giocherà il Lecce di Di Francesco? L'analisi delle stagioni precedenti

Ecco come hanno giocato le ultime due squadre del nuovo tecnico del Lecce
Di Francesco al Frosinone: i giovani terribili ed il 4-2-3-1
Al Frosinone, Di Francesco ha avuto dalla sua una squadra giovane e grintosa, ma fatta anche di molti giocatori in prestito ed alla prima esperienza in massima serie. Il tecnico è comunque riuscito a costruire una squadra riconoscibile, schierata con un 4-2-3-1 offensivo e moderno.
I suoi principi di gioco si fondavano sulla costruzione dal basso, l’utilizzo delle fasce e un pressing alto e organizzato. La duttilità tattica era un punto di forza: in fase difensiva il modulo si trasformava in un 4-4-2 compatto. I due mediani erano centrali nel sistema, alternandosi tra costruzione e inserimenti. La catena Oyono–Soulé sulla destra offriva spinta, mentre a sinistra Marchizza e Gelli davano equilibrio. Cheddira era fondamentale nel gioco di sponda.
La stagione era partita bene, con 19 punti in 15 giornate, ma è finita con la retrocessione anche a causa del gol beffa di Niang in Empoli-Roma.

A Venezia il cambio modulo: si passa a tre dietro
Al Venezia, nella stagione 2024/25, Di Francesco ha cambiato pelle. Ha abbandonato la difesa a quattro per una difesa a tre con grande attenzione alla fase difensiva. La squadra adottava un pressing attendista: lasciava il possesso agli avversari fino alla metà campo, per poi aggredire sulle corsie esterne. In fase offensiva, il modulo diventava fluido (3-5-2 o 3-4-3), sfruttando la spinta degli esterni e costruendo dal basso con i tre centrali e i play.
Pur mostrando un’identità chiara e un gioco dinamico, il Venezia ha pagato un inizio non particolarmente buono e, paradossalmente, una fase offensiva poco concreta, complice la cessione del bomber Pohjanpalo a gennaio. Ancora una volta, come a Frosinone, la retrocessione è arrivata all’ultima giornata.
Di Francesco a Lecce? Un'idea su come giocherà
Ora, al Lecce, Di Francesco ripartirà da una difesa a quattro. Dalla mediana in su, ci saranno due possibili assetti: uno con due mezzali e un mediano a fare da regista, l’altro con doppio mediano e un trequartista. L’obiettivo sarà sviluppare un calcio strutturato e offensivo con squadra corta, ricerca della superiorità numerica e soprattutto sfruttamento delle corsie laterali con esterni e terzini protagonisti.
Il centrocampo dovrà garantire equilibrio tra copertura e inserimenti. Dopo le esperienze passate, Di Francesco arriva a Lecce con maggiore consapevolezza e idee più mature, deciso a dare stabilità e identità a una squadra in cerca di conferme e soprattutto con uno staff d'eccelenza.