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Al termine di Atalanta-Lecce è intervenuto in conferenza stampa il difensore che ha sbloccato il match Scalvini. Queste le sue parole, riprese da TMW:

Avete avuto la sensazione che l'1-0 fosse la chiave per sciogliervi mentalmente?
 

«Sì, è stata una rete importante. Nei primi 20-25 minuti il Lecce ha spinto molto e ci ha messo in difficoltà, ma siamo stati bravi a restare compatti e a reggere la pressione. Il gol ci ha dato fiducia e ha cambiato il corso della partita, anche se penso che la vera differenza sia stata la capacità di mantenere un buon livello fisico e tecnico anche nella ripresa. All’inizio del secondo tempo era fondamentale segnare, ci siamo riusciti e da lì la partita è stata in discesa».

Quanto conta sbloccarsi dopo una stagione complicata?
 

«Segnare è sempre una gioia, soprattutto per chi non ha il gol come compito principale. Ma più del gol contavano i tre punti: avevamo bisogno di questa vittoria davanti ai nostri tifosi. È stata una liberazione, ma soprattutto un risultato fondamentale per il gruppo».

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«Sarà una sfida durissima, ma anche bellissima. Sono partite che sogni di giocare da bambino. Loro sono la squadra più forte d’Europa, hanno vinto l’ultima Champions. Sarà complicato, ma ci prepareremo al meglio con il mister e daremo tutto».

Che emozione hai provato con la fascia da capitano?
 

«È stato un momento speciale, quasi incredibile. Sono in Atalanta da quando avevo dieci anni, mai avrei immaginato di arrivare a indossare la fascia. È stato un orgoglio enorme, una responsabilità importante ma anche una felicità immensa. È uno di quei ricordi che porterò con me per sempre».

Ti senti sempre in corsa per l’Italia di Gattuso?
 

«Come dico sempre, prima viene la squadra di club. Solo facendo bene con l’Atalanta posso meritarmi la convocazione. Ho seguito con attenzione le ultime partite della Nazionale, ed è chiaro che ricevere una chiamata sarebbe sempre un onore. Ma tutto passa dal lavoro qui a Bergamo».

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