De Pascalis a PL Talk: "A Genova abbiamo capito molte cose. Stulic? Ecco quando può arrivare"

Le parole del giornalista sulla situazione del Lecce
Durante la puntata di PL Talk, andata in onda sul canale Twitch di Pianetalecce, è intervenuto il giornalista Francesco De Pascalis, per parlare della prima sfida di campionato contro il Genoa e del calciomercato dei giallorossi. Queste le sue parole:
Sulla partita di Genova
La consapevolezza che abbiamo un allenatore esperto, conoscitore della categoria e dei dettami di gioco. Io dico sempre: “Tale padre, tale figlio”: Di Francesco si vede che esce dalla scuola Zeman. Non ha le sue identiche idee di gioco, ma possiede certezze tecniche ben precise. Al di là di tutto, si percepisce che il Lecce è formato da tre reparti su cui lavora uno staff preparato, che sa bene cosa vuole e in quale direzione portare la squadra.
A Genova abbiamo notato sia l’aggressività in fase difensiva, sia la sterilità offensiva: il Lecce non ha mai tirato in porta, e se Gallo avesse azzeccato il passaggio a Camarda probabilmente avremmo avuto anche quell’occasione — e magari il gol. Ma al di là di questo, si sono visti chiaramente pregi e difetti del Lecce attuale.
Io credo che nessun tifoso possa avere dubbi sulla bontà e sulla validità del lavoro di Di Francesco e del suo staff. La partita di Genova lascia il Lecce consapevole di quello che ha e, soprattutto, di quello che ancora non ha.
Sull'attaccante
Io non posso dare per certo che il Lecce prenderà una sola punta, perché Corvino è sempre chiaro e onesto quando parla: quando dice “Non confermo e non smentisco” significa che non c’entra nulla, mentre se dice “non smentisco” vuol dire che l’affare è praticamente fatto, come nel caso di Sala. Secondo me il Lecce potrebbe acquistare anche due attaccanti: infatti ha preso Jovic, che però verrà girato in prestito, e non è da escludere che Stulic venga affiancato da una punta dell’ultima ora, visto che il mercato degli attaccanti deve ancora sbloccarsi, con Milan, Juventus e altre squadre ancora alla ricerca di un centravanti. E chissà che, alla fine, non possa arrivare a Lecce anche qualche esubero da una big.
Entro quando potrebbe arrivare l'attaccante?
Secondo me Stulic si chiuderà entro martedì. Non è Krstovic, ma è un calciatore ben dotato: non attacca la profondità, però in area di rigore è un vero cecchino. È alto quasi un metro e novanta, rapido nello stretto e forte fisicamente. Bisognerà avere pazienza anche con lui: la storia del Lecce di Corvino insegna che non dobbiamo aspettarci giocatori già pronti, ma calciatori con tutte le qualità da far emergere.
Il Lecce, ormai, è diventata una piazza dove i giovani sanno di poter davvero esplodere a livello calcistico. È come scegliere tra i soldi e la carriera: se punti sulla carriera e riesci a fare bene, poi ti vede il mondo e puoi arrivare in un top club internazionale a guadagnare ovunque. Per questo motivo, chi arriva, indipendentemente dal nome, difficilmente sarà conosciuto dal grande pubblico. Nessuno conosce Stulic come lo conoscono gli agenti, e se la società ha deciso di puntare su di lui significa che lo ritiene il profilo giusto.
È vero che la cessione tardiva di Krstovic ha costretto il club a rivedere un po’ i piani, ma non credo che Stulic sia la classica operazione del “ci è rimasto e prendiamo quello”. Anche perché, a mio avviso, sarà l’acquisto più oneroso della storia del Lecce, non lontano da quello che il Paris FC ha fatto con Geubbels, per il quale i giallorossi avevano offerto circa sei milioni di euro.
Detto questo, non escludo nulla, né in entrata né in uscita: potrebbe arrivare un profilo all’ultimo minuto o, al contrario, esserci un’altra cessione. La mia idea è chiara: se Krstovic è stato venduto per 25 milioni più bonus, significa che circa 15 milioni il Lecce li ha destinati al mercato. Di questi, quasi 4,5 più bonus sono andati su Siebert, circa 2 più bonus su Sala, e restano quindi circa 8 milioni, che verranno spesi per l’attaccante. Il resto servirà a fare cassa, perché un campionato di Serie A costa circa 50 milioni (tra stipendi, logistica, tasse sulle plusvalenze, ecc.), coperti dai proventi in attivo degli ultimi anni.
Lo dico non per piaggeria: io do un voto 8 alla gestione societaria, ma un 4 alla comunicazione. Perché una società può essere eccellente nelle competenze tecniche, e Corvino è indiscutibilmente un maestro nello scovare calciatori, ma non è detto che sia altrettanto forte nell’aspetto comunicativo. E oggi, in Serie A, anche questo è diventato fondamentale.
La sorpresa Milan-Cremonese
Se non passano 3-4 turni, queste sono situazioni abbastanza normali. L’esperienza mi porta a dire di stare sereni e avere fiducia in chi conosce il calcio meglio di noi. Basta guardare il campionato dell’Empoli: ora non ci sono più due tronconi, ma tre, se non addirittura quattro, con il Napoli che, secondo me, farà un campionato a parte. Forse potrà essere insidiato dall’Inter o da qualche altra big che magari riuscirà a fare un torneo simile a quello del Milan di Pioli qualche anno fa.
Quest’anno la parte mediana si è infoltita con qualche big che è scesa, e la lotta salvezza la vedo molto corposa, anche perché la Cremonese ha fatto un signor mercato, il Pisa è una società solida, e ci sono due tecnici che conoscono bene la Serie A come Gilardino e Nicola. I risultati di queste prime giornate vanno presi con le pinze: è chiaro che più punti si fanno adesso, meno ne mancheranno per l’obiettivo finale. Basti pensare al Verona, che l’anno scorso vinse alla prima giornata in casa contro il Napoli.
Non vedo una squadra destinata a staccarsi nettamente. Bisognerà vedere cosa accadrà con il passare del tempo, ma ripeto: i risultati di queste prime giornate vanno presi con cautela.
Stulic arriverebbe tra lo scetticismo
Neanche Lucarelli era Chevanton. Il calcio di Di Francesco è diverso da quello di D'Aversa, così come lo è da quello di Fascetti: esprimere delle idee su un calciatore che è arrivato. Le stesse cose che si stanno dicendo oggi su Stulic si dissero anche di Krstovic. Io penso che c'è una frase che deve illuminare il pensiero del tifoso: a me la dichiarazione che mi ha fatto molto piacere è stata quella di Di Francesco “Sappiamo cosa ci manca”.
Siamo più o meno forti dello scorso anno
Non so risponderti a questa domanda: sicuramente siamo più numerosi. Noi ora abbiamo tre centrocampisti, ma con tre caratteristiche diverse: Berisha, Helgason e Sala. L'unico di questi box to box è Sala. Ma se vuoi alternare il sistema di gioco lo puoi fare, andando su Berisha o Helgason. Abbiamo due esterni in più dell'anno scorso: io mi ricordo i giudizi di Pierotti, Veiga, Gabriel. Sicuramente Kouassì e Ndaba avranno dei cali, ma bisogna avere fiducia.
Chi partirà in attacco contro il Milan
Camarda parte titolare al 100%, perché se dovesse arrivare una punta lo farebbe solo giovedì. A meno che non si opti per il falso nove, magari perché esiste un accordo tra Lecce e Milan per non far giocare Camarda. C’è infatti un’anomalia importante: sono stati comunicati i bonus al Lecce per l’operazione Camarda, e chissà che sotto sotto non ci sia un gentleman agreement, ovvero un’intesa non scritta secondo cui Milan e Lecce abbiano concordato di non schierare il ragazzo contro i rossoneri.