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L'attaccante Mario Balotelli, svincolato dallo scorso 30 giugno dopo la fine del suo precedente contratto con il Genoa, ha parlato al canale YouTube del giornalista sportivo Sandro Sabatini. Ad un certo punto l'ex attaccante del Milan ha citato anche un episodio riguardante la sfida contro il Lecce.

Con Allegri al Milan mi ero trovato benissimo, ancora mi faceva giocare attaccante (ride, ndr)! Poi gli altri mi mettevano più dietro.

Quanto guadagnava al Genoa?

Poco, penso che quelli della Primavera prendessero più di me.

Perché c'è una certa immagine di lei?

Non ne ho idea. Ho accettato quello che volevano darmi dal Genoa, avevo proposte di squadre estere, lontane, ma volevo fare un altro anno di Serie A. Vi dico davvero, l'aspetto economico non mi interessava. E mi sto allenando.

mario balotelli

Cosa è successo dopo il subentro a Napoli?

Il problema è stato che per poco non facevo gol, sarebbe stato un problema. La settimana seguente mi sono allenato, poi a Lecce mi ha fatto scaldare tutto il secondo tempo senza mettermi. Ho parlato col direttore (Ottolini, ndr) e ho detto che accettavo di non giocare o di farlo poco, in certe partite, ma se a Lecce mi fai scaldare tutto il secondo tempo senza poi mettermi, non è una scelta giusta per la squadra. Se pensi che in dieci minuti non possa segnare col Lecce, il problema è solo che ti sto sui coglioni. E basta. Posso essere d'accordo di non correre per 90 minuti come faceva il Genoa, ma a Lecce non mi fai entrare e non c'entra l'affidabilità. Ti sto sul cazzo

Ma a Nizza cosa è successo?

Problemi così non ne avevo mai avuti. Solo conversazioni civili, scambi di opinione. A Nizza aveva fatto la stessa cosa, giocavo sempre, sì, ma mi tirava fuori. Lui è arrivato lì e ha voluto cambiare tutti, ma venivamo da due ottimi campionati, giocando pure in Europa. Eravamo forti. Lui ha cambiato e le cose sono andate male. All'inizio ci avevo parlato, dicendogli che eravamo abituati a giocare con un certo modulo, ma non era d'accordo e gli dicevo che mi sarei impegnato a fare cosa voleva lui. Però giocavamo male. 

Poi ha iniziato a tirarmi fuori, sono andato dal presidente a dirgli che se lo sapevo prima, me ne sarei andato, e che avrei aspettato dicembre. Il presidente non voleva, alla fine ha ceduto: mi hanno messo fuori squadra e sono andato a Marsiglia. Prima di andare in Turchia, poi mi ha richiamato il presidente dicendomi che se tornasse indietro, non sarei io ad andarmene via. Il bello è che alla prima col Marsiglia ho segnato al Nizza: com'ero felice... Ma non per Nizza, per lui.

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