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Buon umore in casa Lecce dopo il successo arrivato in casa del Sassuolo. Sabato arriverà al Via del Mare il Monza, occasione per chiudere il discorso salvezza. Federico Baschirotto ha raccontato lo sprint in campionato ai microfoni della Gazzetta.

La svolta con Gotti

E’ scattato qualcosa a livello mentale. Siamo sicuramente più attenti, c’è un lavoro di squadra dietro. Curiamo tutti quanti il minimo particolare, lavoriamo duro e continuiamo a giocare per vincere ogni partita. Non guardo i punti che mancano al traguardo salvezza. Voglio ricordare D’Aversa perché gli va dato atto che con lui non siamo mai stati in zona rossa. Gotti ci ha fatto capire che vedeva qualcosa di grande, ha fatto crescere l’autostima. Tutti si sentono partecipi e protagonisti. Il nuovo allenatore ha portato le sue idee e ne abbiamo tratto beneficio. Sembrava ci conoscesse già prima, era preparato.

luca gotti

La forza del gruppo

Non è facile perché è una squadra con parecchi stranieri e alcuni non parlano bene l’italiano, ma con l’inglese risolviamo. Anche con Banda che ride sempre perché ormai è per tutti Giuseppe, questo fa capire lo spirito che c’è. Con tutti i giovani ci intendiamo alla grande. In campo abbiamo dimostrato che quando manca qualcuno l’altro che entra non lo fa rimpiangere. Col Sassuolo non c’era Ramadani e Rafia ha fatto benissimo. Abbiamo avuto un momento difficile, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo messi a lavorare sodo, capendo che eravamo responsabili del nostro destino.

La ritrovata solidità difensiva

Umtiti mi ha insegnato il mestiere, Pongracic la voglia di dimostrare che mi è servita per crescere. Sono migliorato, mi sento più sicuro, gestisco meglio i palloni e vengo fuori palla al piede. Nel reparto ci aiutiamo a vicenda: io, Pongracic e Falcone abbiamo feeling, anche con i terzini Gendrey e Gallo.

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Sabatini: “Gotti raccoglie i frutti del lavoro di D’Aversa, che paga 10 secondi di follia”