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Con l’approssimarsi della conclusione della sessione estiva del calciomercato, qualche tifoso giallorosso continuava a chiedere un terzo arrivo per il ruolo di centravanti, dopo la promozione di Burnete dai ranghi della Primavera alla prima squadra e l’acquisto (finora fortunatamente azzeccato) di Nikola Krstovic come punta centrale titolare. Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera hanno così voluto regalare una soddisfazione a quei sostenitori – ma anche a tutti gli altri, a dire il vero – accogliendo nell’organico giallorosso un attaccante centrale dall’enorme prospettiva futura ma che può essere già un rincalzo di tutto rispetto, pronto per le sfide del campionato iniziato da poco e in grado di dare via ad un periodo di riscatto personale dopo alcuni momenti poco felici: quell’attaccante è Roberto Piccoli, giunto nel Salento dall’Atalanta (la quale aveva precedentemente risolto il contratto che lo legava in prestito all'Empoli) con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto, rispettivamente a 12 per i giallorossi e 15 milioni di euro per i bergamaschi. Per ammissione dello stesso Trinchera, ‘come sapete, nonostante la giovane età, Piccoli ha tantissima esperienza in A. Abbiamo colto un'opportunità di mercato, ma è un giocatore che osservavamo da tempo. E’ un attaccante moderno che si sposa appieno col nostro sistema di gioco. Ha ottima fisicità e gamba, grande movimento, sa legare il gioco. Con la Salernitana è entrato bene in campo e sono sicuro ci darà una grande mano. Lecce è il posto giusto per lui, è una piazza calda che sa esaltare i suoi calciatori, soprattutto i giovani talenti. È sia per lui sia per noi una grande opportunità’


Roberto Piccoli nasce a Bergamo il 27 Gennaio 2001. La sua famiglia è originaria del comune di Sorisole. Il papà, Marino, è un grande appassionato di calcio e tifosissimo dell’Atalanta (così come il resto della famiglia, d’altronde) e inculca, forse inconsciamente, la passione per il football a Roberto, portandolo spesso allo stadio: ‘Lui è il mio primo tifoso, è sempre venuto a ogni mia partita, anche in Qatar. Ma è anche il mio primo critico perché se gioco male me lo dice senza giri di parole, è giusto così perché ti aiuta a migliorare. Ed è anche il mio “allenatore”. Quando abbiamo il giorno di riposo, mi porta al campo del paese e mi fa fare qualche lavoretto extra: tiri, controlli, colpi di testa, palleggi al muro. Sempre per cercare di migliorare’, confessa Roberto. Il legame con la palla fa piano piano breccia nel cuore di Piccoli, che inizia – anche se tardi rispetto alla tendenza dei calciatori moderni, ovvero a 10 anni - a giocare nella Sorisolese, squadra del suo paese, per poi passare al Villa Valle di Villa d'Almè. Su di lui si poggiano subito gli occhi degli scout del club della sua città (soprattutto dopo un’amichevole disputata proprio contro una selezione giovanile degli orobici), ma agli inizi è un solo un monitoraggio. Successivamente passa alla Tritium (squadra con sede a Trezzo sull'Adda), ma a tredici anni entra a far parte del settore giovanile dell'Atalanta, grazie a un'intuizione del responsabile orobico Maurizio Costanzi e alla neonata collaborazione fra le due squadre. Si intuisce come si ha a che fare con un attaccante bravo sulla profondità, ma che deve migliorare tecnicamente

Il ‘piccolo’ Piccoli fa subito parlare di sé: nei primi mesi del 2017 segna 24 gol con gli Allievi Nazionali, perdendo la semifinale scudetto contro il Milan ma guadagnandosi la 'fama'. Lui, però, continua a lavorare sodo, alternando l’attività sportiva agli studi, visto che frequenta il corso di Scienze Applicate al Leonardo da Vinci di Bergamo (‘Bisogna portare avanti anche gli studi oltre al calcio: soprattutto la mamma ci tiene molto’, ammette Roberto). Riesce però a fare benissimo entrambe le cose, tant’è che qualche mese dopo, alle porte della stagione 2017/2018, arriva il momento che lo vede pian piano protagonista nell’Under 17 degli orobici: dopo un periodo di ‘rodaggio’ negli allenamenti, esordisce con quell’organico, impegnato nel girone B, il 10 dicembre 2017 nell’incontro vinto in casa per 5-1. In tale occasione, Roberto mette a segno la rete conclusiva al 71° minuto. In seguito ad un altro match, vinto contro il Cittadella, ritorna in campo dopo tre mesi e mezzo e gioca costantemente tutte le partite della fine del campionato regolare, realizzando un’altra marcatura ai pari età dell’Udinese (21 Marzo 2018) nel 3-0 casalingo. Il torneo canonico si chiude con 8 presenze e 2 reti, ma la stagione prosegue con la fase finale del campionato nazionale, nel quale l’Atalanta è una schiacciasassi, forte della sua sagacità sottoporta: nella gara di ritorno dei quarti, realizza il gol decisivo per il passaggio del turno contro il Genoa; in semifinale, con una doppietta detronizza la Juventus nel 3-0 di Nicolò Fagioli, schiudendo ai suoi l’accesso alla finale. L’ultimo ostacolo verso lo scudetto però è indigesto per i nerazzurri, che cadono per 2-3 dopo aver aperto le marcature proprio con Piccoli e dopo essere stati davanti per lunghi tratti della sfida. La poule scudetto va in archivio, ma Roberto ne esce alla grande con 4 gol in 3 partite.

L’annata 2018/2019 mostra Piccoli con tutte le sue potenzialità: viene promosso in Primavera 1 e debutta in quella categoria alla prima giornata, il 16 Settembre 2018, entrando sul rettangolo verde a un minuto dalla fine in sostituzione di Marco Tumminello. Da lì in poi, diventa titolare e ripaga adeguatamente (e abbondantemente) il coach Massimo Brambilla e compagni di squadra del calibro di Carnesecchi, Colpani, Okoli, Cambiaghi e Dejan Kulusevski: fino a Gennaio 2019, in 14 gare realizza ben 10 reti (con i picchi di due doppiette, una rifilata al Cagliari e l’altra al Torino di Federico Coppitelli). Compare in altri match del girone di ritorno, chiudendo la parentesi del campionato regolare con 21 presenze complessive, 14 gol e un assist (concesso a Zortea nella gara vinta contro la Juventus per 5-1). Ma non è tutto: Piccoli è uno dei protagonisti della fase finale del torneo e, da titolare, vince con i suoi compagni lo scudetto Primavera sconfiggendo per 1-0 l’Inter nella sfida decisiva. Il suo ruolino di marcia si impreziosisce, inoltre, di altre due reti, realizzate in Coppa Italia Primavera, manifestazione che vede l’eliminazione dell’Atalanta in semifinale contro il Torino di Coppitelli. 


Il giocatore attira su di sé le mire di tanti top club europei come Monaco e Borussia Dortmund e mezza Serie B ambisce ad averlo in prestito per la nuova stagione che seguirà. Non male per uno che ha sulle spalle un’annata da sotto età e che a novembre 2018, prima della sfida contro il Napoli, il tecnico della squadra maggiore Gian Piero Gasperini saggia appieno in un’amichevole organizzata contro la Pro Sesto, nella quale Piccoli gioca mezz’ora segnando 2 reti in soli 10 minuti, per un battesimo da applausi.

La strada percorsa fra le formazioni giovanili dei bergamaschi è tanta e ricca di soddisfazioni, quindi non è una sorpresa immaginare Piccoli confermare l'interesse di Gasperini, il quale lo convoca per alcuni match di Serie A (la prima occasione è il 27 Gennaio 2019, per Atalanta-Roma, poi terminata 3-3) e poi gli regala l'esordio in prima squadra il 15 aprile 2019, a 18 anni, nella partita pareggiata per 0-0 contro l'Empoli: subentra a due minuti dalla fine, sostituendo il Papu Gomez. A distanza di 15 giorni, Piccoli ottiene la seconda presenza nella massima serie, disputando 45 minuti nella sfida casalinga vinta per 2-0 ai danni dell’Udinese. La stagione si chiude quindi con 28 presenze fra Primavera e Serie A, 16 marcature e un passaggio decisivo.

Nella stagione successiva - 2019/2020 – Roberto Piccoli si afferma definitivamente quale giovane calciatore su cui porre più di uno sguardo attento. Anzitutto, comincia il campionato Primavera con una doppietta (alla prima giornata) messa a segno nel successo esterno per 2-3 contro la Sampdoria. Poi, prende parte alla Youth League e si laurea capocannoniere (ex aequo con il portoghese Gonçalo Ramos) della manifestazione, sebbene essa finisca anzitempo per gli orobici, sconfitti agli ottavi ai calci di rigore: Roberto fa parlare di sé per la doppietta realizzata allo Shaktar, per due reti in due partite opposte al Manchester City, poi per altri due gol comminati agli ucraini di Donetsk e, infine, l’inutile doppietta nella sfida contro i francesi del Lione, i quali eliminano Piccoli e i suoi anzitempo. Poco male, però, perché la Primavera dell’Atalanta si laurea nuovamente Campione d’Italia a causa del termine anticipato del campionato dovuto alla diffusione della pandemia di Covid. E’ quindi il secondo scudetto di fila con la principale formazione giovanile nerazzurra, soprattutto grazie a lui e ai suoi 7 gol e al suo assist in sole 12 partite


Le soddisfazioni non finiscono qui: l’Atalanta vince anche la Supercoppa Primavera (vittoria per 2-1 sulla Fiorentina, aperta da un suo gol fra l’altro), ottiene un’altra presenza in Serie A (in Atalanta-Brescia 6-2) e viene convocato per la sfida dei quarti di Champions League che vede gli orobici opposti (e poi eliminati) al Paris Saint Germain. L’annata si chiude per Roberto Piccoli con un computo di 22 match in cascina (1659 minuti totali) fra Primavera, Coppa Primavera, Supercoppa Primavera, Youth League e Serie A, impreziositi da 17 gol e un assist. Sulle sue tracce si fiondano, addirittura, il Milan e il Manchester City, ma lui resta con i piedi per terra.


Probabilmente nell’ottica della crescita personale lontano da Bergamo e in una piazza in grado di dare maggiori possibilità e migliori minutaggi nel roster della prima squadra, il 15 settembre 2020 Piccoli si trasferisce in prestito allo Spezia di Vincenzo Italiano, neopromosso in Serie A. Dopo alcune partite di alternanza fra titolarità, comprimarietà e panca, il 25 novembre seguente segna la sua prima rete da professionista, nella partita di Coppa Italia vinta per 2-4 contro il Bologna. Il 20 dicembre, realizza anche la sua prima rete in Serie A in occasione della partita persa per 2-1 contro l'Inter. 


Chiude la sua prima stagione completa con 6 reti in 23 presenze (20 presenze e 5 reti in campionato, più 3 presenze ed una rete in Coppa Italia) e due assist.
 


La sua squadra (nella quale militano, fra gli altri, due ex giallorossi come Dell’Orco e Farias) raggiunge, anche con il suo contributo, una stupefacente salvezza.

Le statistiche della stagione 2020/2021 di Roberto Piccoli. I suoi valori sono superiori al resto della media dei giocatori della Serie A per i gol rispetto ai tiri in porta e soprattutto per la percentuale di conclusioni nello specchio della porta avversaria (fonte: The Cult Of Calcio)


Rientrato alla base, entra a far parte di un attacco che vede la presenza, fra gli altri, di Luis Muriel. Il 21 agosto 2021 segna in pieno recupero il suo primo gol – fra l’altro decisivo - con la maglia degli orobici, con cui permette loro d'imporsi in casa del Torino per 2-1 nella prima giornata di Serie A (per lui, ‘un’emozione unica’ ). Nei mesi a seguire non riesce a giocare con continuità anche a causa della concorrenza in attacco (racimolando solo 12 presenze e una copertura effettiva di appena 185 minuti e alcune convocazioni per i match di Champions League di quell’anno, ma senza trovare la via del campo), per cui il 25 Gennaio 2022 viene ceduto al Genoa in prestito oneroso (per una cifra di 2 milioni di euro). La parentesi in Liguria sarà negativa: Piccoli è falcidiato dai guai fisici e registra 5 presenze (oltretutto, con lui in campo i rossoblu non vincono mai) ma il minutaggio si alza leggermente rispetto alla prima parte di stagione fra i bergamaschi. 


Ad ogni modo, la stagione si conclude con una soddisfazione personale: Piccoli viene eletto Golden Boy italiano del 2021, ‘battendo’ Daniel Maldini. ‘Il Golden Boy italiano è il coronamento di questa mia prima parte di carriera. Ripaga i sacrifici che hanno fatto i miei genitori e anche io fin da bambino. In Italia i giovani vengono considerati in modo diverso. Io, però, sono stato fortunato perché l’Atalanta e lo Spezia, dove ho giocato lo scorso anno in prestito, sono due club che lanciano anche gli Under 21’, rivela emozionato Roberto.


Tornato in Lombardia al termine del trasferimento temporaneo, il 30 giugno 2022 Piccoli fa le valigie e si sposta, ancora una volta a titolo temporaneo, al Verona. Qui, patisce altri problemi fisici, avendo la possibilità di giocare soltanto in 7 occasioni in campionato ed una in Coppa Italia (conclusasi anzitempo e piuttosto amaramente per i suoi colori). Nel mercato di riparazione invernale, il 31 gennaio 2023 il calciatore viene reintegrato nella rosa dell'Atalanta tramite la risoluzione del prestito al club veronese e contestualmente viene ceduto, sempre in prestito e per 18 mesi, all'Empoli fino al 30 giugno dell'anno successivo, con diritto di riscatto (fissato a 12 milioni) e controriscatto (stabilito a 15 milioni). Esordisce con i toscani il 4 febbraio scorso, in Roma-Empoli 2-0. Progressivamente, trova abbastanza spazio nelle rotazioni fra gli attaccanti e sembra aver lasciato gli infortuni alle spalle. Il 15 maggio segna la sua prima rete con i toscani, marcatura che vale il pareggio nella sfida in casa della Sampdoria: il risultato consente all'Empoli di ottenere la salvezza matematica a tre turni dalla fine.


Il 22 maggio 2023 (una settimana dopo) sigla il suo primo gol casalingo con la maglia dell'Empoli, in occasione della vittoria per 4-1 contro la Juventus. La stagione con l’organico di mister Zanetti si conclude con 13 incontri disputati e 2 reti messe a segno.

I numeri di Roberto Piccoli registrati in campionato nella stagione 2022/2023 (come detto, prima al Verona e poi all’Empoli) meritano un approfondimento: le sue presenze totali in campo sono 20 (delle quali 8 dal primo minuto), per una media di 36 minuti di gioco effettivo per incontro. I due gol realizzati (entrambi con tiri scoccati con il suo piede destro e dall’interno dell’area di rigore avversaria) sono un bottino superiore rispetto all’atteso, in quanto gli xG a lui associati sono pari a 1,65. Piccoli registra 0,8 tiri a partita (dei quali esattamente la metà nello specchio della porta), ma manca anche una grande occasione da rete. 

La heatmap riferita alla stagione 2022/2023 di Roberto Piccoli, elaborata da Sofascore. Si vede nettamente come abbiamo a che fare un uomo d'area di rigore, che però non disdegna farsi trovare a disposizione per l'intera manovra offensiva, soprattutto sul lato sinistro del campo


Non fornisce nessun assist (sebbene l’indicatore di xA, ovvero di assist attesi, sia di 0,20 e che lui riesca a dispensare 0,3 passaggi chiave a gara oltre che a creare un’occasione da rete per i compagni). Offre 12,8 tocchi di palla per incontro. Sui passaggi, registra il 64% di precisione (‘splittata’ nel 69% per quelli nella propria metà campo, nel 60% per i passaggi nella metà campo avversaria e solo il 17% sulle palle lunghe). L’apporto difensivo è praticamente nullo, se non per un buon indicatore riferito ai salvataggi per incontro (0,6). Porta a termine in maniera soddisfacente il 43% dei dribbling tentati, mentre perde 5,2 palle per ogni sfida disputata. Commette, inoltre, più falli rispetto a quanti non ne subisca (0,5 vs 0,3) ma nonostante ciò la sua ‘fedina penale’ resta intonsa da qualsiasi cartellino. 

La media voto globale di Roberto Piccoli per il campionato 2022/2023 secondo Sofascore è pari a 6,62.

Tutte le conclusioni a rete di Roberto Piccoli nei vari anni di militanza in Serie A. Come si può notare, appare subito lampante il fatto che l'attaccante bergamasco raramente conclude dalla distanza e che se riesce a battere a rete mentre si trova nell'area piccola, trova il gol nel 42% dei casi (3 reti su 7 tentativi). Nel grafico, i punti verdi sono i gol, i viola sono i tiri bloccati, i blu i tiri parati, i gialli rappresentano le conclusioni terminate sui legni e i rossi i tiri terminati fuori (fonte: Understat)


Dopo due scampoli di match nelle prime due giornate della Serie A 2023/2024 (attualmente in corso), il 31 agosto 2023 il prestito all'Empoli viene rescisso anzitempo e contestualmente il calciatore viene ceduto, sempre a titolo temporaneo, al Lecce, club nel quale giunge con un curriculum di 125 gare ufficiali fra le varie società di militanza, corroborate da 48 reti e 5 assist. Con i giallorossi ha già disputato una gara, ovvero la parte finale di Lecce-Salernitana della scorsa giornata.

Un interessante grafico (a sinistra) che analizza le peculiarità offensive di Roberto Piccoli. Si può notare come nella conclusione e nel gioco aereo risiedano i suoi punti di forza, mentre l'apporto su assist e sui passaggi non sia allo stesso livello. A destra, invece, la heatmap che conferma la sua predilezione per la zona sinistra del campo, oltre a quella più avanzata (fonte: XValue.ai)


Il rapporto fra Roberto Piccoli e la Nazionale Italiana ha una longevità di rilievo, nonostante la giovane età del calciatore. Tutto ha inizio il 24 Aprile 2016, a 15 anni, 2 mesi e 28 giorni, con la selezione Under 15 guidata da Antonio Rocca: il centravanti bergamasco esordisce con quella casacca nella sfida persa per 3-2 contro i pari età dell’Inghilterra ma giocando soltanto 36 minuti, prima di essere sostituito da Riccardo Tonin. Con lo stesso organico disputa altri 2 incontri, totalizzando quindi 3 presenze complessive e un assist, quest'ultimo fornito ad Eric Lirussi per il vantaggio dell’Italia sulla Croazia nel match del 29 Aprile 2016 terminato 2-0 per gli azzurri.

A settembre dello stesso anno, Piccoli viene ‘promosso’ nell’Italia Under 16 di Daniele Zoratto. Debutta nella sfida vinta per 4-0 contro la Svizzera a inizio mese, poi continua a giocare con regolarità. La prima marcatura giunge il 18 Ottobre, nel pareggio in trasferta contro gli omologhi della Polonia. Nel suo percorso con la formazione Under 16 tocca quota 14 caps e mette a referto 4 gol (oltre a quello sopracitato, un altro rifilato all’Ucraina e due alla Germania, fra l’altro in due occasioni differenti), ricoprendo prevalentemente il ruolo di punta ma in alcuni frangenti occupando lo spazio dell’esterno offensivo sinistro d’attacco.

Il 7 Agosto 2018, Piccoli entra ufficialmente nella selezione Under 18 italiana. Al debutto, contro la Slovenia, realizza la rete che apre la rimonta conclusasi con il successo degli uomini dell’ex giallorosso Daniele Franceschini. Rifila un’altra rete alla Repubblica Ceca nel pirotecnico e rocambolesco pareggio per 3-3 del 16 Novembre 2018, su assist di Samuele Ricci. La parentesi Under 18 si chiude quindi con 3 presenze e 2 marcature.

Contemporaneamente, il selezionatore Federico Guidi lo chiama in Under 19 per una parentesi particolarmente lunga, ovvero dal 2018 al 2020. In particolare, il 26 marzo 2019 una sua doppietta permette agli azzurrini di battere i pari età della Serbia per 2-0 e assicurarsi la qualificazione al campionato europeo di categoria 2019, in programma in Armenia. II centravanti prende poi parte alla competizione, in cui però l'Italia non riesce a superare la fase a gironi. In alcuni frangenti, ritrova in Nazionale un suo attuale compagno di squadra: Federico Brancolini. 

Dopo alcuni raduni con la nazionale Under 20 di Alberto Bollini (dove ritrova come partner d’attacco un certo Lorenzo Colombo), nell'agosto del 2021 Piccoli riceve la sua prima convocazione in nazionale Under 21, guidata da Paolo Nicolato. Debutta il 3 settembre seguente, titolare nella partita contro il Lussemburgo, valida per le qualificazioni al campionato europeo di categoria del 2023: pur essendo costretto a uscire all'intervallo per infortunio (sostituito da un altro esordiente, Kelvin Yeboah), contribuisce alla vittoria finale per 3-0. Ad oggi, Piccoli annovera 4 presenze complessive con la principale selezione giovanile nazionale (ma nessun gol realizzato), per un totale di 123 minuti effettivi di permanenza in campo.

La distribuzione del pallone amministrato da Roberto Piccoli nella scorsa stagione. Spostandosi più sulla zona sinistra del campo, è abbastanza normale constatare come i principali passaggi dispensati siano verso destra. Inoltre, palleggia in avanti piuttosto che indietro: ciò vuol dire che è in grado di andare incontro alla palla e a proporla verso i compagni di reparto (fonte: Goalist)


Sfortunatamente, la carriera di Roberto Piccoli è stata costellata da diversi infortuni, più o meno gravi, che ne hanno minato il rendimento ma soprattutto la continuità d’impiego. Quelli degni di nota sono i seguenti: nel 2021, ha patito un infortunio al bicipite femorale che lo ha tenuto ai box fra fine gennaio e metà febbraio (costringendolo a saltare 4 partite); dopo qualche tempo, ad aprile, ha avuto un problema fisico che lo ha allontanato dal rettangolo verde per 8 giorni (con un’assenza riverberata su due incontri); sempre nello stesso anno, ma a settembre, ha accusato un fastidio alla caviglia per una settimana; successivamente, a inizio 2022 un altro infortunio lo ha limitato per 8 giorni, rendendolo inconvocabile per due incontri; poi, nella seconda decade di febbraio è costretto a fronteggiare una lesione alla coscia, a causa della quale ne ha per circa un mese e salta 4 incontri; ad aprile 2022, è il ginocchio a scricchiolare e a tenerlo fermo per un mese; ad agosto, poco prima dell’inizio del campionato, un infortunio al bicipite femorale lo condiziona per 21 giorni (4 gli incontri per cui risulta indisponibile); a fine ottobre, un’altra lesione muscolare costituisce il più grave e duraturo stop per lui (circa 70 giorni di inattività e 5 sfide in cui è assente forzato); infine, a marzo 2023 una contrattura lo allontana dal rettangolo verde per una settimana. Ci auguriamo, naturalmente, che tutto sia ormai alle spalle e che la sua esperienza al Lecce non sia frenata ad alcuna indisposizione simile.

Il profilo di Roberto Piccoli disponibile su Football Manager 2023 parla di una giovane promessa dal potenziale futuro importante, dalla personalità abbastanza professionale, alto 190 centimetri e con un peso forma di 84 chilogrammi. Le sue caratteristiche principali sono quelle di concludere verso la porta avversaria con forza e di giocare efficacemente spalle alla porta. Il suo ruolo d’elezione è quello del fulcro del gioco d’attacco, ovvero quello del ‘centravanti boa’, il quale può trasformare il volto di una squadra – in positivo – usando la sua prorompente fisicità per spezzare la difesa avversaria ed aprire spazi per i suoi compagni d’attacco o per l’inserimento dei centrocampisti, nonché mettendo a disposizione la sua forza aerea e la sua stazza, anziché la tecnica pura, per coinvolgere i compagni nella manovra. 

Può, inoltre, essere impiegato come attaccante che pressa, il quale sa mettere pressione sugli avversari quando sono in possesso palla, standogli addosso e cercando di recuperare le palle vaganti, provando ad evitare che i giocatori avversari conquistino il controllo del pallone, ovviamente secondo la linea di pressing offensivo impostata dall’allenatore. 

Ha nelle corde anche la copertura della posizione dell’uomo puro d’area, ovvero quell’elemento offensivo che staziona al fianco dell’ultimo difensore cercando di fare breccia nella difesa, fiondandosi sui palloni filtranti dal centrocampo; sebbene l’uomo d’area sia sempre pronto a correre al di là del proprio marcatore e predisposto a crossare quando necessario, il suo compito principale è buttarla dentro. E’ così preso dal segnare che difficilmente partecipa alla manovra, preferendo restare al centro pronto a sfruttare il suo fiuto del gol nei pressi dell’area di rigore e assolvendo soltanto ai compiti più offensivi della squadra.

In più, sa muoversi come seconda punta, ovvero quel ruolo di raccordo fra centrocampo e attacco, mirando ad inserirsi in profondità negli spazi, tenere il pallone e quindi servire passaggi chiave ai compagni; inoltre, alimenta il fraseggio – indietro verso i centrocampisti di supporto, oppure allargando verso le fasce -  e se ha il tempo di girarsi fronte alla porta, può dialogare con i diretti compagni di reparto.

All’occorrenza e in emergenza, Piccoli può anche trovare spazio un po' più indietro, in qualità di attaccante di sostegno, come regista avanzato, come centrocampista ultraoffensivo o come rifinitore (quantunque tecnicamente mostri dei limiti al riguardo).

I punti di forza di Roberto Piccoli secondo il videogame calcistico manageriale sono da identificare nell’estrema forza di cui dispone (la quale puntella enormemente il suo approccio alla gara), nella sua abilità nel gioco aereo, nella sua capacità di giocare in un paio di ruoli, nel suo essere piuttosto costante nel suo rendimento, nel suo comportamento abbastanza professionale e nel suo potenziale, che potrebbe portarlo un giorno ad essere una punta di riferimento per la Serie A. Di contro, il software evidenzia come Piccoli potrebbe tendere a restare una figura ai margini del nucleo principale di un roster e che deve lavorare per migliorare i cross.

Sul piano mentale, Piccoli non gioca con estrema aggressività, ma è mosso da enorme ambizione e da una buona dose di coraggio. Si esprime con compostezza e con un adeguato grado di concentrazione. Poco incline alle controversie, è fortemente determinato. Per nulla eccentrico, non ricorre a giocate sporche. Sa farsi valere nei match importanti, anche se non eccelle in quanto a leadership. Dà però molto alla causa e sa gestire i picchi di pressione. Ma quello che più lo valorizza è la sua capacità di essere professionale, di esprimere i suoi livelli di sportività, di saper lavorare efficacemente (sia da solo, sia con il resto della squadra) e di essere dotato di un temperamento ragguardevole. Purtroppo, ha una visione di gioco in alcuni frangenti limitata.

Le principali abilità di Roberto Piccoli secondo Football Manager 2023 sono espresse alle voci di forza e integrità fisica (16/20). Abilissimo sul gioco aereo e sulla massima elevazione, fraseggia perfettamente con il resto della squadra. Resistente, dotato di valido equilibrio, ha intuito, determinazione e dimostra tanto impegno. E’ un buon finalizzatore, freddo sotto porta quando serve e tutto sommato veloce per la mole fisica di cui dispone. Sa inoltre calcare il campo esibendosi in opportuni movimenti senza palla. Ha una tecnica discreta, abbinata ad un controllo palla tutto sommato positivo. Purtroppo, come detto, ha una visione di gioco un po' ridotta, non ha un carisma particolarmente accentuato e deve lavorare tantissimo sui tiri da lontano, sul miglioramento del dribbling ma, soprattutto, sui cross e sui passaggi lunghi.

La spidergram di Roberto Piccoli disponibile su Football Manager 2023. E' evidente come è spiccatamente un uomo d'attacco, che fa del gioco fisico la sua principale peculiarità. Purtroppo, la visione di gioco e la tecnica non sembrano essere di prim'ordine


L’abilità attuale di Roberto Piccoli quantificata dal famigerato videogame manageriale è pari a 62/100 (in calo di un punto rispetto all’edizione precedente), mentre quella potenziale tocca la quota di 77/100 (mentre nella versione del 2022 era racchiusa in un range impressionante, ovvero fra 70 e 90/100). Come detto, sulla carta è un attaccante che, se conferma le previsioni, può avere un fulgido e radioso avvenire.

Le valutazioni delle qualità tecniche, psicologiche e fisiche di Roberto Piccoli secondo Football Manager 2023


90min.com descrive così Roberto Piccoli: ‘Il cognome non è certo coerente con le caratteristiche di questo giovane colosso, Piccoli solo di nome, in sostanza, per un metro e novanta di centravanti: un concentrato di fiuto del gol e potenza in grado di attivare il radar e di sfruttare ogni pallone in area per buttarlo in porta, in ogni modo possibile. Anche osservando le reti messe a segno in carriera vediamo come Piccoli abbia segnato di sinistro, di destro e di testa: non conta tanto il modo, insomma, quanto l'obiettivo di gonfiare la rete avversaria. Ma c'è di più, ovviamente, e pensarlo solo come un centravanti vecchio stampo (statico in area ad aspettare palloni giocabili) sarebbe fuorviante: al fiuto per il gol e all'opportunismo unisce infatti la capacità di rientrare efficacemente e di giocare spalle alla porta, difendendo il pallone grazie all'imponente fisicità, riuscendo tra l'altro a migliorare anche nella lettura delle situazioni offensive e delle scelte da compiere. Quel che ha impressionato maggiormente, però, è stata la capacità di integrarsi rapidamente in un contesto come quello della Serie A, facendosi valere contro avversari di caratura internazionale e segnando contro tante big (Inter, Roma, la sua Atalanta e il Napoli)’.

La profilazione di Roberto Piccoli disponibile su BeSoccer. Quello che colpisce è senza dubbio il valore assegnato alla velocità (77) e ai riflessi (75). Il posizionamento è un valore aggiunto di cui tenere conto. Deve lavorare molto sui passaggi e, come detto, sui cross


La Giovane Italia fece un ritratto importante di Roberto Piccoli nel 2019, quando era un punto di riferimento devastante per la Primavera dell’Atalanta: ‘Piccoli ha dalla sua delle caratteristiche che lo rendono molto simile al profilo di Harry Kane, attaccante che ha fatto le fortune del Tottenham e dell’Inghilterra. Stoccatore implacabile, capace di colpire sia in area di rigore che dalla distanza grazie a un destro potente e preciso, Piccoli rappresenta anche un punto di riferimento importante per la manovra offensiva, grazie alla sua attitudine al gioco spalle alla porta e al dialogo coi compagni. Eccellente nel gioco aereo, fondamentale nel quale sfrutta una struttura fisica di primo livello, dote alla quale riesce ad abbinare anche una ottima rapidità e una buona velocità di base. La grinta, poi, ricorda quella di un mediano vecchia maniera: sempre nel vivo dell’azione, pronto a sacrificarsi nel primo pressing sulle fonti di gioco avversarie’.

Su Goalist Roberto Piccoli è dipinto come un attaccante forte, veloce, rapido e dotato di ampia agilità e di precisa coordinazione. Davvero temibile sul gioco aereo, è un calciatore che rende molto di più sui passaggi corti che su quelli lunghi. Incline alla progressione con la palla, ha un valido controllo orientato, sa smarcarsi adeguatamente e sa dare copertura alla palla. Nella manovra offensiva, si propone efficacemente sullo stop e sulla ricezione della sfera per poi avanzare in dribbling o ricorrere al tiro. Non specificatamente dotato di una spiccata visione di gioco, Piccoli ha un gran senso del gol, una buonissima creatività ed eccelle nelle transizioni positive. Può migliorare senza dubbio nel posizionamento in relazione alla palla, così come nelle intercettazioni decisive. Non particolarmente portato ad esprimere una certa leadership, sopperisce a tale lacuna con l’agonismo, lo spirito di squadra, la tendenza al sacrificio, la continuità, l’intraprendenza e l’autocontrollo. Discreto il suo temperamento. 

La scheda tecnica di Roberto Piccoli così come pubblicata su Goalist. Al di là dei valori di sinistra, sintetizzati nella descrizione più in alto, è utile notare il pentagono a destra, che mostra quello che sembra essere un attaccante completo


Secondo Minuti di Recupero, Piccoli ‘ricopre il ruolo di prima punta, che dà il meglio di sé quando viene lanciato negli ultimi 30 metri. Grazie alle sue ottime doti sia sul piano della struttura fisica che della velocità, viene contenuto a fatica quando s’invola verso la porta sia partendo palla al piede sia nel momento in cui viene lanciato in profondità. Azioni individuali o corali che, nella maggior parte dei casi, conclude con il gol. Ha ancora margini di miglioramento, invece, sul piano del gioco spalle alla porta per far salire la squadra, skill determinante per un attaccante, oltretutto con le sue qualità fisiche’.

Un ottimo focus su Roberto Piccoli è stato proposto da The Cult Of Calcio ed elaborato durante il periodo della sua permanenza allo Spezia. Secondo l’analisi approfondita, Piccoli, ‘considerando la sua stazza, rientra nella categoria del tradizionale ‘big man’ che può guidare da solo la prima linea offensiva, ma se entriamo più a fondo nel suo profilo di gioco, possiamo vedere che Piccoli ha molto di più nel suo gioco rispetto al “numero 9” della vecchia scuola. Uno dei motivi è la sua posizione media in campo. Piccoli ama spostarsi nei canali interni ed esterni di destra, ma occupa anche una posizione più centrale, come è necessario per un centravanti. Il profilo di Piccoli a prima vista ricorda quello di un tipo tradizionale di centravanti a cui spesso mancano aspetti a tutto tondo nel suo gioco. Tuttavia, questo non è il caso quando scaviamo più a fondo e diamo uno sguardo più da vicino al suo modo di giocare. E’ molto più mobile e versatile di quanto ci si potrebbe aspettare data la sua stazza di giocatore. Di conseguenza, il suo gioco a tutto tondo è piuttosto impressionante anche in così giovane età. Prima di approfondire altri aspetti del gioco di Piccoli, è fondamentale affrontare la fase più importante del gioco, suo e di ogni attaccante: segnare gol. Lui ha un istinto naturale da attaccante e sa dov'è il fondo della rete. Ciò che colpisce particolarmente dell'istinto da attaccante di Piccoli è la sua capacità di concludere a rete senza toccare troppo spesso la palla. Vale la pena sottolineare che questa capacità è completata dal suo buon primo tocco orientato, che gli permette di valutare rapidamente la situazione. Un'altra abilità chiave che ogni attaccante deve avere è la capacità di anticipare un passaggio di un compagno di squadra e successivamente effettuare una corsa millimetrica nell'area in cui è probabile che la palla venga lanciata. Piccoli eccelle in questo aspetto del gioco, leggendo bene la situazione ed effettuando una corsa perfettamente sincronizzata tra i due difensori per arrivare alla fine del passaggio. Tale abilità può essere descritta come l'istinto del bracconiere, che fa parte del repertorio di ogni attaccante di alto livello.


Una caratteristica comune dei centravanti di taglia importante è quella di essere in grado di utilizzare la propria forza fisica per tenere alta la palla. Piccoli esegue davvero bene questo lato del suo gioco e ancora più impressionante è che ha la capacità di girarsi e scappare velocemente dai difensori, che è un altro grande vantaggio. Essere veloci e mobili è essenziale nel gioco moderno, poiché consente all'attaccante di muoversi con maggiore libertà piuttosto che rimanere sempre fisso in una zona centrale. Per un centravanti grande e massiccio, Piccoli mostra un'accelerazione impressionante da posizione ferma, lasciando spesso nella polvere i difensori avversari. Piccoli è un entusiasmante attaccante dalla crescita potenziale, le cui capacità e la cui consistenza fisica lo distinguono dalla maggior parte degli attaccanti della Serie A anche in così giovane età’.

Gli ultimi 365 giorni di Roberto Piccoli sintetizzati da FbRef. Si può constatare come i duelli aerei ma, soprattutto, le prese di possesso palla riuscite dimostrano come la fisicità del calciatore viene utilizzata efficacemente per conquistare il possesso e amministrarlo a dovere


Inoltre, Piccoli ‘è un attaccante molto alto, 193 centimetri, ma anche relativamente veloce e sicuramente potente palla al piede. E' uno che scappa via portando con sé sia pallone che avversario per poi andare a rete, mentre deve ancora migliorare in fase di appoggio e di difesa del pallone per far salire la squadra’.

Secondo il giornalista Stefano Francesco Utzeri, ‘Roberto Piccoli è un attaccante dal fisico imponente e muscolarmente molto sviluppato. Grazie alla sua stazza, è un calciatore fisicamente dirompente, la sua muscolatura sprigiona potenza in ogni fondamentale del gioco. Nonostante il fisico importante, Piccoli, grazie alla muscolatura degli arti inferiori, è in grado di essere veloce sullo scatto lungo, caratteristiche che lo rendono imprendibile, oltre che immarcabile a causa della sua spiccata fisicità. Destro naturale, Roberto non è dotato di particolari doti tecniche e per questo non è appariscente nell’evoluzione della partita. Tuttavia, è pulito nelle giocate, e ha ottime capacità dal punto di vista balistico, grazie ad un tiro molto potente e preciso.Forse non è un attaccante prettamente d’area di rigore. Il suo fisico e la sua dedizione al gioco della squadra, lo portano spesso ad uscire dall’area di rigore per partecipare alla manovra. Queste caratteristiche gli permettono di essere uno di quei centravanti che fanno reparto da soli. Tra le sue abilità principali c’è senz’altro quella di giocare spalle alla porta. Piccoli è in grado, grazie al suo fisico, di giocare il pallone in situazione di marcatura strettissima, con precise sponde di testa, e con i piedi. Piccoli inoltre ha un’eccezionale abilità nel giocare sulla linea del fuorigioco, peculiarità che gli permette di non dare punti di riferimento ai difensori in marcatura e di poter quindi andare incontro al pallone o attaccare lo spazio in profondità con la medesima efficacia. Il suo fiuto del gol è indiscutibile. Talvolta però perde un po’ di lucidità per via di una gestione delle energie nell’arco della partita, dovuto perlopiù al durissimo lavoro fisico che fa contro i difensori avversari’.

‘Roberto Piccoli è una punta centrale. Per stile di gioco, ricorda i “vecchi arieti d’area di rigore”. E’ un calciatore che sfrutta il fisico possente per proteggere la palla ed essere un avversario ostico per la maggior parte dei difensori.. Per movenze viene paragonato a Duvan Zapata, suo vecchio compagno di squadra e modello di riferimento. Come il colombiano, anche Roberto Piccoli svaria su tutto il fronte, per essere sempre al centro delle trame offensive, sfrutta il fisico, è abile sia con i piedi che di testa. Il suo marchio distintivo, però, è il grande fiuto per il gol: da rapace d’area, il bergamasco è abile a sfruttare le occasioni, come fatto vedere nelle giovanili e come sta facendo intravedere in Serie A’, rivela Le Bombe di Vlad.

Una statistica interessante che riguarda Roberto Piccoli potrebbe battezzarlo come ‘il nuovo Cesarini’: prendendo in esame le 8 reti realizzate finora nel massimo campionato italiano, si scopre che esattamente la metà del suo score è stato messo a segno oltre il 90° minuto e proprio le ultime tre marcature sono giunte esattamente al 93°. Piccoli è, quindi, un attaccante che può risultare estremamente decisivo nei concitati minuti finali di una gara ostica, nella quale magari c’è la necessità di sbloccare il risultato o recuperare un gap.


Per le sue doti fisiche e tecniche, Piccoli viene paragonato a Bobo Vieri (‘il mio idolo da sempre’, secondo il giovane attaccante), anche se in passato i suoi modelli erano Mandzukic e, da buon atalantino, Duvan Zapata

Cosa sappiamo di più su Roberto Piccoli? E’ abbastanza scaramantico. Il suo numero preferito, infatti, è il 9 che sceglie sempre di stamparsi sulla schiena: dopo i 9 e i 19 con la Primavera dell’Atalanta e il 91 allo Spezia, nella prima squadra nerazzurra fa doppietta e veste il 99, mentre all’Empoli e al Lecce il 91. Inoltre, è un ragazzo abbastanza religioso: ha infatti avuto modo, una volta, di stringere la mano al papa. In più, è un appassionato di ciclismo (preferisce pedalare tra le strade di Bergamo anziché muoversi in auto, grazie alla passione instradata dal padre che lui ‘utilizza a suo vantaggio per tenersi in forma’) e segue in prima persona le partite di NBA. Insomma, abbiamo a che fare con uno sportivo vero.

Il Lecce, quindi, aggiunge alla manovra offensiva un elemento giovane, prestante fisicamente e che è ampiamente intenzionato a dimostrare il suo valore e di che pasta è fatto. Certo, fra qualche infortunio di troppo e con non molto spazio avuto a disposizione negli ultimi tempi, si potrebbe pensare che c’è da far smaltire al calciatore un po' di ruggine. In realtà, la sua determinazione e il suo temperamento indicheranno la via da seguire. Senza dubbio, per Piccoli è un’occasione d’oro per dimostrare il suo valore e per tastare con mano il suo contributo alla causa. E le sue dichiarazioni d’intento lo dimostrano: Spero e penso di poter dare una grande mano al Lecce. Qui c'è una società bellissima e ci sono tifosi eccezionali. La piazza ti dà tutto per lavorare bene, ci sono ottimi presupposti a partire dall'accoglienza della società. Ho un pò di esperienza e spero davvero di fare bene. Mi sono imposto di fare più gol possibili. Sono un attaccante di movimento, mi piace attaccare la profondità e fare la guerra lì davanti. Amo il lavoro di sacrificio. E D'Aversa mi chiede di legare il gioco e attaccare la profondità: mi alleno al massimo e sono contento di competere per il posto con Krstovic’. Staremo a vedere se Lecce e il Lecce saranno il suo (nuovo) trampolino di lancio.

Benvenuto, Roberto!

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