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Ante Rebic potrebbe ritrovarsi svincolato nella prossima stagione sportiva. L’attaccante croato ha vissuto l’ultima annata con la maglia del Lecce, ma il suo rendimento non è stato all’altezza delle aspettative: un solo gol, segnato contro la Juventus, è troppo poco per chi era arrivato con grandi speranze, reduce da un passato recente da protagonista nel Milan campione d’Italia di tre anni fa.

L’attaccante, approdato in Salento a parametro zero dopo l’esperienza in Turchia con il Besiktas, ha già salutato il club giallorosso dopo appena una stagione, ed è ora alla ricerca di una nuova sistemazione. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione nelle settimane scorse, la pista più concreta per Rebic resta quella che porta al ritorno in patria, con l’Hajduk Spalato che si era mosso per primo per cercare di riportarlo in Croazia.

L'Hajduk unico club europeo a volere Rebic

Per eventuali sviluppi si attendeva la fine di questa settimana: Rebic vuole restare protagonista nel calcio europeo, ma attualmente l’unica opzione concreta proveniente dal Vecchio Continente è proprio quella che lo riporterebbe nel suo Paese d’origine, dove ha iniziato la carriera professionistica. I suoi primi passi li ha mossi infatti con l’RNK Spalato, tra il 2010 e il 2014, prima del salto all’estero. 

Se l’Hajduk rappresenta davvero l’unica offerta europea per il trentunenne, resta però il nodo economico: Rebic vorrebbe continuare a calcare palcoscenici più prestigiosi, e le sue elevate richieste rischiano di far saltare la trattativa con il club dalmata. Il rischio, a questo punto, è che l’ex Milan resti senza squadra alla vigilia del nuovo campionato.

lecce-sassuolo rebic

Troppa distanza tra domanda e offerta

Stando a quanto riportato dai media croati, l’Hajduk avrebbe messo sul piatto un contratto da circa 400mila euro annui. Una cifra che Rebic, tuttavia, ritiene insufficiente: la sua richiesta è quasi il doppio. Allo stesso tempo, però, è consapevole che questa è l’unica proposta concreta in ambito europeo. Il club spalatino, dal canto suo, ha posto il giocatore di fronte a un bivio chiaro: prendere o lasciare. Rebic si trova dunque davanti a un dilemma cruciale: continuare a inseguire uno stipendio importante, magari altrove e senza garanzie, oppure accettare un ingaggio inferiore pur di restare in Europa, provando a rilanciarsi – a 31 anni – nel tentativo di tornare protagonista nel calcio che conta.

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