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L’ex attaccante David Di Michele, che in carriera ha indossato la maglia del Lecce, è stato intervistato da La Gazzetta del Mezzogiorno. Classe 1976, l'attaccante ha vestito la casacca giallorossa a partire dal gennaio 2010.

Con i salentini fu subito decisivo: contribuì alla promozione in Serie A con 3 gol nella parte finale del campionato, per poi centrare la permanenza nella massima serie l’anno seguente. Anche nella difficile annata 2011/12, culminata con la doppia retrocessione, Di Michele rimase uno dei protagonisti, realizzando ben 11 gol. Fu proprio in quella stagione che l'attaccante conobbe mister Di Francesco, ormai prossimo a diventare il nuovo allenatore giallorosso. Ecco un estratto della sua intervista.

Su Di Francesco

Ho ottimi ricordi di lui, sia come allenatore che dal punto di vista umano. Era alla sua prima esperienza in massima serie, ma ha dimostrato subito il giusto approccio con il gruppo. Per quel che riguarda il sistema di gioco, la scelta è ricaduta sul 4-3-3. Il suo calcio era molto propositivo ed a mio parere abbiamo disputato diverse buone partite, sviluppando idee tecnico-tattiche che erano all’avanguardia. 

Purtroppo, i risultati non sono stati quelli sperati e si sa che in Italia c’è sempre pochissimo tempo per costruire qualcosa. Così ha pagato con l’esonero, dopo 13 giornate, con un bottino di punti non all’altezza delle aspettative. Sono certo, però, che l’avventura nel Salento lo abbia temprato e gli sia servita per i passaggi successivi della sua carriera.

Di Francesco

Sulle due retrocessioni con Frosinone e Venezia

I risultati vanno contestualizzati. In Ciociaria, disponeva di un organico composto da giovani talentuosi, ma del tutto inesperti per la categoria. Tra l’altro, ha pagato dazio nell’ultima giornata, dopo avere dato a lungo l’impressione di potercela fare. In laguna, la rosa annoverava in prevalenza calciatori stranieri che andavano plasmati e che non conoscevano la serie A. 

Li ha fatti crescere tecnicamente ed anche tatticamente, ma non è bastato per evitare il declassamento. In entrambi i casi, a mio parere ha svolto un buon lavoro, fermo restando che il traguardo della salvezza non è stato tagliato, il che pesa nei giudizi».

Che Lecce troverà 

Suppongo che il responsabile dell’area tecnica Corvino ed il direttore sportivo Trinchera non smantelleranno il gruppo attuale, che verrà ritoccato. 

Questo significa che Di Francesco potrà contare su giocatori che già conoscono la massima serie per averla disputata per una o più stagioni, il che è importante. Poi starà a tutte le componenti fare quadrato con l’intento di brindare ad un’altra salvezza. Chi parte per evitare la retrocessione sa bene che ci sarà da soffrire e da lottare sino all’ultimo respiro.

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