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Durante la puntata di PL Talk, andata in onda sul canale Twitch di Pianetalecce, è intervenuto anche il giornalista Umberto Verri, per parlare dei temi caldi in casa Lecce, impegnati sia in campo che fuori a preparare la prossima stagione agonistica. Queste le sue parole:

 

Sull'ultima partita contro il Natz

Per me queste partite servono soprattutto per valutare lo stato di attenzione di ogni giocatore, anche perché tutti vogliono mettersi in mostra davanti al nuovo allenatore. L’altro ieri abbiamo avuto l’opportunità di vedere per la prima volta il Lecce di Di Francesco, e devo dire che, da questo punto di vista, ci sono ancora diversi concetti tattici da sistemare, che il mister sta cercando di trasmettere con pazienza. 

Quello che ho percepito, però, è una grandissima voglia da parte di tutto il gruppo di fare bene e dimostrare che quanto accaduto lo scorso anno – la salvezza conquistata all’ultima giornata – non si debba ripetere. Quest'anno, da quanto ho visto, la squadra vuole dimostrare di riuscire a raggiungere la permanenza in Serie A con qualche giornata d’anticipo. Questo è ciò che ho pensato, ma sono solo sensazioni: siamo ancora in una fase in cui c’è tanto lavoro da fare.

 

Su Addo e il nuovo terzino sinistro in arrivo

Sinceramente, mi è sembrato di vedere anche Gallo con un atteggiamento diverso. Rispetto all’estate scorsa, quando fece quella dichiarazione in conferenza stampa, durante questo ritiro lo abbiamo visto con un piglio nuovo, più maturo. 

Per quanto riguarda il giovane della Primavera, (Addo, ndr) è possibile che venga aggregato alla prima squadra come riserva di Gallo, con l'obiettivo di crescere partita dopo partita.

Addo

 

Su Falcone

Mi sembra che anche per lui si stiano chiudendo tutte le possibili porte, e la possibilità che resti a Lecce diventa sempre più concreta. 

Alla fine, la politica della società è chiara ed è stata ribadita più volte: i giocatori possono partire, ma solo alle condizioni del Lecce. Nessuno verrà svenduto.

 

Sul mercato in uscita e su Krstovic

Se il Lecce ha una sua politica societaria sugli esuberi, ma poi inizia ad abbassare le richieste per Krstovic, per Falcone e per gli altri, allora la parola data perde credibilità. Secondo me, in questo momento tutte le voci possono avere un senso, ma nessuna è davvero giusta, perché può succedere tutto e il contrario di tutto. Come abbiamo già detto anche in altre occasioni, quando qualcuno dice una cosa, Corvino finisce quasi sempre per fare l’opposto. 

È chiaro che il tifoso vorrebbe acquisti più importanti – magari come sta facendo il Como – ma la capacità economica dei lariani è decisamente superiore a quella del Lecce. E noi, inteso come Lecce, dobbiamo fare il massimo con quello che abbiamo per restare il più a lungo possibile in Serie A e crescere passo dopo passo.

 

C'è davvero bisogno di una rivoluzione?

La speranza è quella di vedere una squadra diversa, magari con l’arrivo di 'giocatori di grido', ma questo non garantisce automaticamente la salvezza. Invece, come ritengo sia giusto – e come penso stiano effettivamente facendo – è fondamentale costruire una base solida, per poi aggiungere anno dopo anno i tasselli giusti. Questi sono i veri successi che stiamo cercando: vedere un Lecce che cresce non solo in campo, ma anche in termini di attenzione e considerazione a livello nazionale. So che questo tipo di discorso non sempre piace ai tifosi, ma è la realtà. 

Io seguo il Lecce da tantissimi anni, e posso dire che raramente ho vissuto un periodo così importante come quello attuale. Forse solo in certi momenti con la gestione Semeraro, ma per il resto c'è stato poco.
Quindi mi chiedo: perché bisogna essere sempre contrari a queste politiche societarie? Soprattutto ora che c’è un direttore sportivo che lavora fianco a fianco con un maestro come Corvino. Se l’anno prossimo le cose andranno nel verso giusto, potremo vivere una stagione ancora più bella, senza tutte quelle problematiche interne che hanno caratterizzato lo spogliatoio nell’ultima annata.

Cosa aspettarsi dalla prossima stagione

La cosa che noi ci aspettiamo nella prossima stagione è proprio una maggiore coesione. Come detto, questa è una squadra che non per forza deve andare ad ambire ai primi posti in classifica, ma a rimanere in Serie A: ma se tutto questo dovrà essere affrontato con uno spogliatoio che non è unito diventa tutto molto più difficile, come successo l'anno scorso, perchè l'anno scorso c'è stato un momento in cui non c'era spogliatoio, ma tutt'altra cosa. 

Questo nuovo atteggiamento di italianità nello spogliatoio leccese darà i suoi frutti e permetterà ai tifosi di sognare.

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