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Questa mattina, sulle colonne di Tuttosport, il presidente Saverio Sticchi Damiani ha rilasciato una intervista per parlare della prossima sfida contro il Milan e del baby attaccante, ex della partita, Francesco Camarda. Queste le sue parole:

Presidente Sticchi Damiani, il Lecce è pronto per il debutto casalingo di domani contro il Milan?
 

Ci sarà un Via del Mare molto caldo, sarà tutto esaurito. Da anni abbiamo dati straordinari, ogni stagione battiamo il primato di abbonati (21.758 tessere per l’annata ’25-26, contro i 21.726 della scorsa, ndr), cresciamo sempre.
 

Per la prima volta nella sua storia il Lecce disputa la Serie A per la quarta stagione consecutiva. Ormai siete una realtà consolidata.
 

Non era mai accaduto e per me, da presidente, è un grande orgoglio. Il quarto campionato di fi la in Serie A è un evento che sul piano sportivo non era mai capitato in tanti anni di storia, è un gioia enorme. Ci piacerebbe migliorare ancora, superando noi stessi, come un atleta che cerca di battere ogni volta il suo record personale.

Gli ultimi due precedenti contro il Milan in casa vostra hanno lasciato l'amaro in bocca: c'è voglia di rivalsa?
 

Devo dire che le ultime due partite con i rossoneri sono state davvero rocambolesche. Non ci è girata bene, sarebbe bello adesso togliersi una soddisfazione. Per altro, nel 2011 quando non ero ancora presidente e in panchina c’erano proprio Di Francesco e Allegri, ci fu un Lecce-Milan che ci vide in vantaggio per 3-0 nel primo tempo e sconfitti nella ripresa per 4-3. Abbiamo diversi argomenti per voler cambiare questo trend, ma, ahimè, il Milan ha la forza per andare oltre queste statistiche.

 

Siete legati al Milan per aver accolto Camarda. Come si sta trovando il "baby d’oro" rossonero?
 

Abbiamo ottimi rapporti con i dirigenti del Milan. Credo che il ragazzo sia stato mandato da noi perché sanno che non abbiamo paura di rischiare con i giovani. Il fatto che sia un 2008, non lo penalizza, anzi, ci inorgoglisce potergli dare fiducia e continuità. Tant’è che alla prima di campionato ha giocato titolare. Mi pare che Francesco sia già ambientato, da noi il calcio è ancora di provincia nel senso buono del termine, un contesto familiare, sano, dove potrà crescere.
 

Ha parlato con lui? Come vive questa vigilia?
 

L’ho incrociato, ma in questa settimana riceverà già mille messaggi e sollecitazioni, quindi evito di metterci il carico. Con i giocatori parlo poco per cercare di essere incisivo quella volta che capita, ma con lui non è questa l’occasione per farlo. Il primo gol in A? Speriamo....

Il vostro mercato è chiuso?
 

Dovevamo prendere l’attaccante al posto di Krstovic e l’abbiamo preso (Stulic, ndr). Ci sentiamo a posto, quello che dovevamo fare in entrata l’abbiamo fatto, ora dobbiamo completare qualcosa in uscita. Però resteremo ovviamente vigili nel caso si dovessero creare delle ulteriori opportunità.

Ha scommesso su Di Francesco.

Ci conoscevamo già perché suo figlio aveva giocato con noi nella stagione ’22-23, quindi capitava spesso di incrociarsi allo stadio. Lo stimo molto come persona, apprezzo la sua chiarezza e trasparenza, è uno diretto. E' un allenatore con grandi qualità, sa far giocare bene le sue squadre e valorizzare i giovani. Viene da due anni che defi nirei ingiusti, più che sfortunati. Speriamo che in questa stagione gli venga restituito quanto gli è stato tolto nelle esperienze con Frosinone e Venezia.

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