Le big pescano ancora dalle giovanili del Lecce: preso un centrocampista

Un classe 2012 delle giovanili giallorosse abbandona il Salento
Il Lecce perde un altro giovane “canterano”, attratto dall'opportunità di giocarsi le proprie carta in una big del calcio italiano. Non è la prima uscita importante dalle giovanili giallorosse in questa stagione, che hanno già visto qualche “big” partire.
Le partenze di Okoumassoun e Montinaro
Fanno discutere, ad esempio, alcune due uscite di questa sessione di calciomercato. Parliamo ad esempio di Ismaele Okoumassoun, classe 2011 nato a Lecce, considerato un talento generazionale ed uno dei talenti più promettenti della sua età. Difensore mancino che unisce un fisico eccezionale, tecnica e intelligenza tattica, che gioca con autorità sia da centrale che da terzino sinistro. Il giocatore si è distinto talmente tanto da essere convocato in Nazionale Under 15 da sottoetà, per poi essere notato dalla Juve che ha deciso di puntare su di lui.

Un altro giovane talento ha salutato Lecce di recente: Sebastiano Montinaro, esterno offensivo dell’Under 14, trasferitosi invece alla Roma. Decisivo nella stagione appena conclusa e protagonista al Trofeo Caroli Hotels con una doppietta contro il Milan, Montinaro rinforzerà l’attacco dei capitolini.
Una nuova partenza
E' di qualche giorno fa la notizia di un altro giallorosso, classe 2012, che lascerà Lecce per trasferirsi alla Roma: parliamo di Manirou Fall, classe 2012 e centrocampista di ruolo. Insieme a lui, anche il fratello Malick #Fall, ala classe 2011 proveniente invece dall'ASDFabrizioMiccoli.

Le parole di Corvino sulle giovanili
Proprio il direttore dell'area tecnica si era espresso qualche giorno fa sulla questione giovanili, volendo rispondere a Ciccio Graziani durante una diretta di Radio Sportiva. Il direttore vernolese ha parlato di come il territorio salentino non offra tante opportunità a livello di giovanili, e se anche così fosse, le norme federali permettono agli altri grandi club di accaparrarsi i migliori senza lasciare alle piccole niente in cambio.
Però cerco a volte di essere critico anche io e faccio una domanda a chi mette a fuoco queste considerazioni sul fatto che noi giochiamo con troppi stranieri: ma dove stanno i giovani bravi italiani che può comprare il Lecce? Se vieni a Lecce vedi che non ci sono giovani bravi, potenzialità brave tali da metterle in un settore giovanile che deve competere con le grandi squadre.
Anzi, ci sono delle norme federali che permettono ai grandi club di venire a prendere dalle piccole senza niente in cambio e togliere risorse tecniche importanti che potrebbero essere magari del Lecce e di squadre più di provincia come il Lecce. Io questa critica la faccio mia perché è qualcosa che incomincio ad avvertire, perché non c'è più il senso della globalizzazione. In un mondo dove ormai esiste la globalizzazione le risorse tecniche migliori bisogna andarle a prendere per essere competitivi. E chi ha la capacità di andarle a trovare e di arrivare prima degli altri, allora viene accusato di non utilizzare i local e di non utilizzare gli italiani.