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Dopo la sconfitta interna contro il Milan per 2-0, l’ultima giornata di campionato si è chiusa nel segno della delusione per il Lecce. 
 

Ma se la partita in sé ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi giallorossi, sono le parole di Lele Adani a far discutere il post-partita. Il noto opinionista, ormai volto fisso delle analisi calcistiche più accese, non ha risparmiato critiche alla squadra salentina e al livello mostrato nel confronto con un Milan "solido, ma non trascendentale".

L’affondo

“Il Milan ha vinto contro un Lecce modesto per non dire mediocre”, ha tuonato Adani, senza troppi giri di parole. Un giudizio netto, che fa riflettere sull’attuale stato della formazione pugliese, incapace di opporre resistenza ad una squadra rossonera che, sotto la guida di Allegri, ha puntato tutto su ordine tattico e cinismo.

Nel mirino di Adani anche le scelte societarie e il calo di qualità rispetto alle scorse stagioni: “Il Lecce ha perso Baschirotto, che ora è primo in classifica con la Cremonese, e Krstovic, finito all’Atalanta per rimpiazzare Retegui”, ha aggiunto l’ex difensore. Due assenze pesanti, due nomi che nella scorsa stagione avevano rappresentato colonna vertebrale e verve offensiva. 
 

Senza di loro, il Lecce sembra aver smarrito certezze e identità, presentandosi all’appuntamento con i rossoneri con una squadra spenta, poco reattiva, e senza vere armi per impensierire Maignan e compagni.

Battuta al vetriolo

Ma è nella provocazione finale che Adani affonda il colpo: “Nel Lecce di oggi, Francioso e Palmieri avrebbero fatto meglio in attacco”. 

Un riferimento nostalgico a due vecchi protagonisti della storia leccese, utilizzato per evidenziare la sterilità offensiva dell’attuale reparto avanzato. Una battuta al vetriolo, ma che rispecchia lo scontento di molti tifosi, incapaci di vedere nella squadra attuale quel coraggio e quella fame che avevano contraddistinto le precedenti stagioni.

Il Milan, da parte sua, si prende i tre punti con il minimo sforzo, sfruttando al meglio gli errori altrui. Ma è il Lecce ad uscire con le ossa rotte non solo nel punteggio, ma anche nella percezione esterna. E se Adani lancia l’allarme, forse è il momento per la dirigenza giallorossa di ascoltare, riflettere, e agire.
 

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