Marini a PL Talk: "I contenuti della conferenza sono importanti. Maleh? Io ho una mia idea"

Le parole del giornalista sportivo riguardo la conferenza di questa mattina
Durante la puntata odierna di PL Talk, andata in onda sul canale Twitch di Pianetalecce, è intervenuto Marco Marini, che ha commentato la conferenza stampa di questa mattina da parte dell'area tecnica e del presidente Sticchi Damiani. Queste le sue parole:
Sulla conferenza di questa mattina
I contenuti della conferenza di oggi sono sicuramente importanti. Quello che mi fa piacere è che ogni volta questa società ci mette sempre la faccia, e questo non è affatto scontato: infatti sono forse solo due le società che rispondono alle domande in conferenza (Parma e Cagliari), mentre le altre si affidano a quotidiani nazionali, ai canali ufficiali del club o a conferenze registrate. Solo noi e queste due società offriamo la possibilità di ascoltare un vero contraddittorio. La società oggi ha risposto su tutti i temi affrontati: alcune risposte forse non saranno piaciute, ma altre hanno fatto chiarezza su diversi dubbi che si erano creati in questi giorni.
Differenza entrate e uscite
I costi in uscita sono stati resi noti in maniera chiara. Nel momento in cui viene data l’opportunità di spiegare che ci sono 55 milioni di uscite a fronte di 90 milioni di entrate, significa che le plusvalenze si aggiungono agli introiti fissi. Il presidente ha ribadito chiaramente che il Lecce è la squadra che incassa di meno e, se non si riesce a colmare questa differenza con le plusvalenze, diventa complicato: perché se hai 55 milioni di ingressi e 90 di uscite è normale che servano le plusvalenze per coprire quella differenza. E' normale che se non ci dovessero essere delle plusvalenze c'è il rischio di perdite, che devi coprire nel bilancio successivo. Ma già così, senza questo tipo di possibilità, parti con un disavanzo di 35 milioni di euro. Ecco perchè cercano sempre la scommessa, ed è anche per questo motivo che il Lecce non può retrocedere, altrimenti diventa un bagno di sangue.
A me dà fastidio che si sia dovuti arrivare a spiegare nel dettaglio tutte le spese: io vorrei parlare anche di altro. Però, visto che i tifosi chiedono chiarezza su determinati aspetti, oggi queste risposte sono state date. Quando viene detto che la scorsa stagione è costata quasi 90 milioni di euro, cosa si può aggiungere di più?
La situazione Maleh
Lui ha dato la sua spiegazione in risposta a quanto era stato detto. Io ho una mia opinione: penso che Maleh sia stato forse uno sbaglio, probabilmente perché non gli piace come calciatore. Non so se avrebbe fatto figura migliore dicendo apertamente che non gli piaceva, ma secondo me è quello che pensa, anche se non lo ha voluto dire. Ha invece spiegato che non voleva un giocatore che vale 5 milioni a fronte di un calciatore come Berisha, che ne vale 8. Questa è stata la risposta e dobbiamo prendercela così com’è; chiaramente, può convincere o meno, ma questa è la risposta che abbiamo avuto. Certe cose non bisogna semplicemente capirle, ma ragionare con la testa di un dirigente. Io ci provo, e questa è la mia idea: per me c’era una trattativa in corso, magari uno scambio. Maleh viene tenuto in gruppo perché potrebbe servire, anche se tecnicamente non risponde alle aspettative, ma può rappresentare una pedina importante di scambio. Se però l’operazione non si conclude, allora viene escluso dal progetto.
Sui calciatori che non hanno accettato il Lecce
Io non so se ci siano state trattative di questo tipo, perché non ne hanno parlato. So però che alcuni affari che si volevano portare a termine non sono stati conclusi, visto che alcuni calciatori sono rimasti nonostante fossero inizialmente in uscita.
Su Guilbert
Il presidente ha accennato a questa cosa nella risposta, ma la verità è che Guilbert ha 31 anni e Corvino voleva ringiovanire la rosa; probabilmente, inoltre, questi giocatori possono risultare più appetibili sul mercato. La verità è che non ti aspettavi di vendere Gendrey e hai dovuto acquistare un calciatore esperto gratis. Per questo è stato preso Guilbert e si spera che possa stare qui solo un anno, altrimenti graverebbe molto sul bilancio.
Sulla cessione Dorgu
Sappiamo che la liquidità derivante dalla sua cessione non è arrivata in un’unica rata, ma è stata dilazionata in cinque anni. Poi non ne hanno parlato nelle varie conferenze, ma anche se queste liquidità arriveranno nei prossimi cinque anni, non vogliono fare il passo più lungo della gamba. Dobbiamo ricordare che, essendo loro a gestire la società, questo approccio va rispettato.
Sull'aspetto finanziario rispetto a quello sportivo
Secondo me è un aspetto secondario rispetto alla gestione sportiva. Ha anche detto che il centro sportivo è pagato completamente dal centro sportivo, aggiungendo dei costi ad altri costi: gestire un club di A costa, e il presidente lo ha detto chiaramente nella conferenza stampa. Solo tramite le plusvalenze si può crescere soprattutto dal punto di vista finanziario, perchè poi i risultati sul campo non dipendono solo dall'aspetto finanziario.
Quale reparto è più indietro rispetto agli altri
Non conosciamo Sala e non mi posso esprimere su di lui. Ma per me il centrocampo, anche senza lo spagnolo, per me va bene: se poi Sala o Berisha ha bisogno di tempo per sbocciare gliene si può dare: il reparto su cui avrei investito di più sulle certezze è l'esterno. E' vero quello che dice Corvino sui numeri delle ali e degli esterni, ma è anche vero che Banda e N'Dri sono scommesse, e spero tanto che Sottil si adatti al più presto alle idee tattiche di Di Francesco e torni ad essere quello di Cagliari. Lui ha detto che, per arrivare a un esterno capace di abbinare qualità tecniche e fisiche, servono molti soldi, e che a costi contenuti non ne hanno trovati. Lo stesso discorso vale per il centrocampo e per la mezzala. Per questo si cerca di ottenere il massimo dai giocatori a disposizione.
Berisha, ad esempio, per me è un calciatore forte, ma deve irrobustirsi: in Serie A non puoi avere una sola qualità, altrimenti resti soltanto una promessa.
Su Kaba
Difficilmente perde un contrasto, e anche contro il Milan ha messo in porta Pierotti con una palla di esterno sinistro molto bella. Se cresce il calciatore diventa davvero un bel calciatore.
Una squadra troppo poco tecnica per la categoria
È colpa della coperta troppo corta. Se in Serie A non fai una buona fase difensiva sei spacciato, perché contro certi calciatori forti fisicamente diventa impossibile mantenere la categoria. Il calcio moderno si basa su questo: poi ci può essere anche il giocatore mingherlino, ma la maggior parte ormai ha queste caratteristiche.
Ci può essere un cambio di modulo durante la stagione?
Io me lo auguro soprattutto a partita in corso, al posto di fare il classico cambio ruolo per ruolo.
Il sistema di gioco più congeniale a Di Francesco
Parlando con gli addetti ai lavori, noi leggiamo spesso che si vuole qualità, ma noi vogliamo un mediano. Ramadani o Pierret a loro va bene, perchè vogliono la qualità sulle fasce e nelle mezzali e sulle fasce. Dobbiamo essere pazienti, perchè ci serve la qualità in quei ruoli e al momento ancora non la teniamo. Al momento però il loro obiettivo è quello di andare a prendere l'avversario alto e recuperare palla prima che terminano l'azione. In fase offensiva quello che vogliono evitare è l'uscita dal basso e i passaggi in difesa per cercare di uscire dalla prima pressione.
La sosta nazionale è utile in questo momento?
A me le soste nazionali, soprattutto poco dopo l'inizio del campionato, non mi piacciono mai, anche perchè hai mezza squadra fuori. Invece adesso devi lavorare con tanti calciatori fuori e solo la partita contro l'Atalanta ci dirà se la sosta ci ha fatto bene. Qualche giorno fa prima della partita contro il Genoa mi chiedevano se fossi teso, ma in realtà sono curioso di vedere i nuovi arrivi, che ancora non hanno giocato. Io prima di cominciare a esprimere un giudizio mi do una decina di giornate.