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Il Lecce torna al centro dell’attenzione ad Open VAR, su DAZN: questa volta il focus è sul gol annullato a Riccardo Sottil in Lazio-Lecce, episodio in cui all’esterno giallorosso, in prestito dalla Fiorentina, è stato contestato un presunto tocco sul volto del biancoceleste Isaksen.

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lazio-lecce arbitro arena

La dinamica del gol annullato

La rete di Sottil viene invalidata senza alcuna on-field review a causa di un presunto fallo su Isaksen, un contatto che, dalle immagini, sembra in realtà non esserci. Sottil tocca l’avversario all’altezza del petto, ma il giocatore biancoceleste reagisce come se avesse subito un colpo al volto e l’arbitro Arena finisce per farsi ingannare. Sulla decisione sono intervenuti anche Luca Marelli, ex arbitro e oggi opinionista per DAZN, e Calvarese, altro ex direttore di gara, che ha commentato l’episodio sui propri profili social; entrambi hanno rimarcato l'errore di Arena nell'annullare il gol dell'esterno giallorosso

Le parole di Sticchi Damiani sull'episodio

Sulle pagine del Nuovo Quotidiano di Puglia, ad analizzare l'episodio, è stato anche il presidente del Lecce Sticchi Damiani, che ha parlato di “inspiegabile decisione dell'arbitro”:

Quel gol di Sottil era valido, rimane ancora inspiegabile la decisione dell’arbitro. Sarebbe stato un vantaggio per noi e la partita avrebbe potuto prendere un altro versante.

In sala VAR

Le parole dalla Sala VAR: “Non lo prende in faccia però lo spinge - si sente - la mano è sotto il mento, non in faccia, ma c’è una spinta”.

Rocchi sul gol annullato a Sottil

Per il designatore arbitrale la decisione presa sia dall'arbitro che dal VAR è sbagliata:

Su questo episodio potremmo anche andare a ritroso e dire che alla fine è stato deciso correttamente, perché c’era una spinta iniziale. Invece non sono per niente contento di questa decisione, noi ci saremmo aspettati una on field review: questo è l’ennesimo episodio, e mi sto anche infastidendo, in cui un giocatore viene sfiorato sul petto e si tocca al volto, traendo in inganno l’arbitro. Avevamo anche gli strumenti, perché il VAR doveva intervenire, ma va evitata questa situazione perché dobbiamo combattere in maniera forte questo tipo di atteggiamento, perché altrimenti diamo un messaggio che è sbagliato: lo dico ai giocatori e lo dico anche ai miei. 

Isaksen andava ammonito per simulazione

Ripeto: per assurdo potrei dire che era comunque da annullare, perché andando a ritroso c’era una spinta sei secondi prima su un giocatore della Lazio, invece voglio concentrarmi su questo per dare un messaggio forte anche agli arbitri. Quando abbiamo gli strumenti va seguita una strada, in questo caso andava ammonito il giocatore per simulazione.

Il fallo di Ramadani su Basic

Ma a cosa si riferisce quando Rocchi parla di “una spinta sei secondi prima su un giocatore della Lazio”? Il contatto in questione è quello tra Basic e Ramadani, in cui è il giocatore giallorosso ad avere la meglio recuperando il pallone e dando inizio all'azione del gol ma, a posteriori, non sappiamo come sarebbe stata giudicata.

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