Lassana Coulibaly: l’uomo mitologico dai 7 polmoni

Contro la Lazio segna il gol salvezza e domina l’Olimpico: il Lecce si regala la sua terza permanenza consecutiva in Serie A
Un'impresa storica firmata da un gigante silenzioso
Allo Stadio Olimpico, il Lecce ha scritto una pagina indelebile della sua storia recente: vittoria per 0-1 contro la Lazio e terza salvezza consecutiva in Serie A, un traguardo mai raggiunto prima dal club salentino. A decidere la sfida è stato Lassana Coulibaly, centrocampista maliano protagonista assoluto nel finale di stagione e autore del gol forse più importante della storia giallorossa.

Il gol è l’essenza del suo modo di giocare: recupero feroce in pressing alto e inserimento con tempi perfetti. Dopo aver intercettato un passaggio pigro da parte di Gila, Coulibaly ha avviato il contropiede, ricevuto l’assist di Krstović e infilato Mandas con una freddezza da attaccante navigato.
Ma sarebbe riduttivo parlare solo del gol. Contro due centrocampisti di altissimo livello come Guendouzi e Rovella, Coulibaly ha dominato ogni zona del campo: anticipi, contrasti, ripartenze e una lucidità sorprendente anche nei minuti finali, quando molti avevano già il serbatoio in riserva. Non lui.
Il nuovo totem del centrocampo giallorosso
Arrivato in sordina e dopo un fisiologico periodo di adattamento, Coulibaly ha dimostrato di essere un profilo di assoluto livello per la Serie A. Oggi è uno di quei giocatori che ogni squadra vorrebbe nel proprio motore: instancabile, intelligente tatticamente e con uno spirito da leader che contagia chi gli sta intorno.
È stato il vero trascinatore silenzioso di questa seconda parte di stagione, quello che ha dato equilibrio e forza a un Lecce che, pur tra difficoltà e momenti complessi, ha trovato nella sua caparbietà un riferimento. Quando si parla di “uomini chiave” per ripartire nella prossima stagione, la risposta è semplice e ha un nome solo: Lassana Coulibaly.

Per la quarta stagione consecutiva in Serie A, il Lecce saprà perfettamente da chi dovrà ripartire. Chissà se al ritorno dalla Capitale sarà salito sul volo charter con i compagni... o avrà deciso di tornare a Lecce correndo.