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Il motore del centrocampo: prestazioni sopra la media in un finale incerto

Nel pareggio per 1-1 contro il Verona al 'Bentegodi', valido per la 36ª giornata di Serie A, il Lecce ha mancato l’occasione per dare una svolta a una stagione fin qui molto sofferta. Con due giornate ancora da giocare, i giallorossi restano a quota 28 punti, a pari merito con l’Empoli, e devono ora guardarsi le spalle anche dal Venezia, che insegue da vicino.

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In mezzo a una squadra che fatica a imporsi, Lassana Coulibaly sta vivendo un momento di forma straordinario. Da diverse giornate, il centrocampista maliano è senza dubbio il miglior interprete della mediana leccese: per continuità, intensità e impatto sulla partita. Il classe ’96, arrivato con il compito di dare muscoli e corsa, si sta dimostrando un elemento fondamentale anche dal punto di vista qualitativo.

Contro il Verona, è stato il migliore in campo: il numero di palloni recuperati, la capacità di offrire soluzioni offensive – spesso l’unico a supportare Krstovic – e le letture tattiche in fase di non possesso, sono stati elementi evidenti anche a un primo sguardo. In avvio, ha costretto Suslov all’ammonizione dopo soli 15 minuti grazie a una progressione devastante e alla sua abilità nel proteggere palla in conduzione. Il suo lavoro oscuro, ma fondamentale, nel fare da filtro davanti alla difesa ha permesso alla squadra di mantenere equilibrio in una gara tesa e frammentata.

Completezza e maturità: l'uomo da cui ripartire per la salvezza

Coulibaly si sta dimostrando un calciatore completo: dinamico, potente nei duelli, ordinato nella gestione palla, sempre presente tra le linee e determinante nei momenti chiave. A 29 anni, è nel pieno della sua maturità calcistica e la sua leadership emerge prepotentemente in una rosa che spesso pecca di personalità.

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Non è un caso che proprio con la Salernitana, nella stagione 2022-2023, abbia raggiunto una valutazione di mercato di 5 milioni di euro. Oggi, con la maglia del Lecce, sta dimostrando di valere ancora quel livello, e forse anche di più, in virtù di una consapevolezza tattica e mentale in continua crescita.

Con due partite fondamentali ancora da giocare, il Lecce dovrà affidarsi alla sua grinta e al suo spirito indomito. La terza salvezza consecutiva – che sarebbe un record storico per il club salentino – passa inevitabilmente anche dai piedi e dal cuore del suo numero 29. In un finale di stagione dove regna l’incertezza, Coulibaly è la certezza più grande.

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