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Roberto D'Aversa, tecnico del Lecce, è intervenuto ai microfoni della sala stampa al termine della partita contro il Genoa. Queste le sue dichiarazioni. 

L'analisi di Lecce-Fiorentina

Una vittoria di cuore e di prestazione. Ci siamo ritrovati di nuovo sotto ma questi ragazzi hanno dimostrato che quando si va in campo uniti si ribalta il risultato. Da parte mia sarebbe stato difficile, commentare un'ottima prestazione culminata con una sconfitta. Quando si vuole qualcosa la si può raggiungere, ma solo con unità di intenti. Aver visto tutti i giocatori, anche quelli in panchina, esultare coi propri compagni è importante. Ci tenevamo a vincere per i nostri tifosi, che hanno portato numeri importanti dentro e fuori casa. A Genova c'era dispiacere, perché la prestazione non ci ha portato un risultato positivo. Il fatto che il terzo gol lo abbia fatto un 2004 dimostra la politica importante di questa società nel credere nei giovani.

L'errore di Falcone

Scherzando ho detto a Falcone che se non avesse fatto quello che ha fatto non avremmo vinto, perché ci ha dato la scossa. Il suo errore è una mia richiesta, perché voglio che la squadra per andare a far gol costruisce in un certo modo. Falcone sta facendo un campionato straordinario, credo meriti una convocazione in nazionale. Giocare il pallone dietro ti porta a creare una mentalità e a creare le palle gol clamorose.

Le due punte

Con la Lazio finché abbiamo giocato col 4-3-3 creavamo occasioni, quando siamo andati con le due punte non abbiamo più creato molto. A prescindere dal numero delle punte dipende dall'interpretazione. Con i cambi ho aspettato perché i ragazzi stavano facendo una grandissima partita. Dobbiamo migliorare quell'aspetto per cui tiriamo 16 volte in porta e poi magari rischiamo di perdere la partita.

Lo svantaggio

Pensavo come riprendere la partita, era impensabile non portarla a casa. La spinta del pubblico c'è stata. Dobbiamo ragionare in maniera equilibrata sul percorso che stiamo facendo e sul nostro obiettivo. Quando si ha una squadra giovane bisogna accettare che si commettano degli errori. I ragazzi non sono mai venuti meno dal punto di vista dell'atteggiamento, sin dal primo giorno hanno dato il massimo.

Gonzalez

A volte ci dimentichiamo il suo anno di nascita. L'ho seguito lo scorso anno, ha fatto un girone d'andata spettacolare e nel ritorno è sceso. Ma non bisogna dimenticare che due anni fa giocava in primavera. Quando in squadra hai giocatori giovani ci possono stare momenti più o meno positivi.

Dorgu

Un allenatore non guarda la carta d'identità, ci sono le categorie, esistono i giocatori forti e quelli meno forti. Un calciatore così esalta il lavoro del club sui giovani.

Krstovic

E' un giocatore importante, non sta mancando nelle prestazioni. Lui e Piccoli hanno il potenziale per arrivare in doppia cifra. Krstovic è un ragazzo giovane, catapultato in un campionato difficile come la serie A, dove gli riservano delle marcature molto strette. Dobbiamo avere fiducia nei ragazzi e capire che per l'età che hanno ci può stare un calo

Blin

Non a caso è sceso in campo con la fascia del capitano, lui è un leader a prescindere se gioca o meno. Garantisce la prestazione a centrocampo ma anche in difesa, è una fortuna per un allenatore avere un giocatore come lui.

Baschirotto Oudin

Anche Federico Baschirotto ha parlato ai microfoni al termine di Lecce-Fiorentina.

La vittoria

Nel primo tempo abbiamo dominato, pensavamo di chiudere il parziale con un punteggio più ampio. Siamo andati sotto ma non abbiamo mollato, voglio ringraziare il pubblico che ci è stato vicino. Dedichiamo la vittoria a loro e a Corvino, ha fatto dieci anni alla Fiorentina e ci teneva a questa partita. Perdere sarebbe stato un peccato, volevamo la vittoria. Ci abbiamo creduto fino all'ultimo secondo.

Il gol di Piccoli

Ci ha dato la spinta e ci ha fatto capire che potevamo farcela a vincere. Questa vittoria ci deve dare consapevolezza mentale, dobbiamo continuare su questa strada, dobbiamo lavorare duro perché possiamo giocarcela con tutti come abbiamo dimostrato in campo.

Falcone

Giocare palla dal basso? Ce lo chiede il mister, è una situazione che ha portato all'errore ma fa parte del gioco. L'importante è continuare a lavorare su quello che ci chiede il mister. L'abbraccio a Falcone? Si vince e si perde tutti insieme, tutti possono sbagliare ma è importante reagire davanti agli errori.

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