L'AIA snellisce la sua squadra: sette arbitri non saranno più in Serie A. Ecco chi sono

La decisione comunicata nella conferenza di ieri del presidente degli arbitri Zappi
Così come le squadre di Serie A, anche la squadra arbitrale si sta preparando alla prossima stagione di Serie A. Con l'arrivo del mese di luglio è iniziata ufficialmente la stagione 25/26 e, nella giornata di ieri, poche ore prima (alle 15) della presentazione di mister Di Francesco, si è svolta la conferenza, dove il presidente Zappi ha presentato i nuovi organici di arbitri, assistenti e video match official. La conferenza si è aperta con le parole del presidente dell'AIA, che ha voluto annunciare un taglio pesante del numero degli arbitri, in quanto non si garantiva una turnazione regolare e un impiego frequente dei direttori di gara.
Ridurre organici vuol dire costruire un’autonomia nuova, nell’ottica di una razionalizzazione di spesa e budget, un orientamento delle risorse dove sono utili.
La Can “dimagrisce”, si era troppo ampliata, non consentiva una turnazione utile e un impiego frequente degli arbitri. Il risultato è stata la penalizzazione della crescita della nuova generazione, dei giovani. La riduzione potrebbe non fermarsi qui. Da i 47 arbitri iniziali si arriva a 42, per quanto riguarda gli assistenti, da 84 a 76.
Cinque arbitri promossi
Ma quali saranno i direttori di gara che vedremo l'anno prossimo in Serie A? Quest’anno sono stati promossi cinque arbitri, tra cui uno pugliese. I direttori di gara che nella stagione 2024-25 entreranno a far parte della CAN A sono: Claudio Giuseppe Allegretta di Molfetta, che con il Lecce ha diretto una sola partita da quarto uomo (playout di ritorno tra Spal e Milan Futuro); Andrea Calzavara di Varese, che non ha mai arbitrato il Lecce, ma ha diretto partite rilevanti come la finale di ritorno dei playoff tra Pescara e Ternana e l’andata dei playout tra Foggia e Monza; Giuseppe Nucera di Palermo, che nella scorsa stagione ha arbitrato 9 partite in Lega Pro, nessuna con il Lecce; Niccolò Turrini di Firenze, anche lui mai con il Lecce ma in campo per sfide importanti come la semifinale playoff d’andata tra Cerignola e Pescara; e Andrea Zanotti di Rimini, che non ha mai incrociato i giallorossi ma ha diretto, tra le altre, la finale playoff d’andata tra Ternana e Pescara.
Sette arbitri dismessi
Così come ci sono state promozioni, ci sono stati anche arbitri dismessi: chi per motivi tecnici, chi per raggiunti limiti d’età (come Aureliano, 45 anni, arbitro del ritorno dei playout Salernitana-Sampdoria), e chi per limiti di permanenza nel ruolo.

Sono sette in tutto: Francesco Cosso della sezione di Reggio Calabria (a Lecce presente 4 volte da quarto uomo: contro Parma, Genoa, Inter e Roma); Antonio Giua di Sassari (due volte da quarto uomo con il Lecce: in trasferta contro la Roma e in casa col Torino); Marco Monaldi di Macerata (incrociato in due occasioni: in Coppa Italia col Sassuolo da VAR, e in campionato in casa col Cagliari da quarto uomo); Alessandro Prontera di Bologna, nato a Tricase, che non ha mai diretto il Lecce; Daniele Rutella di Enna (tre volte da quarto uomo: a Torino contro il Toro, e in casa contro Venezia e Napoli); Gabriele Scatena di Avezzano, mai col Lecce; e infine Davide Ghersini di Genova, dismesso per limite di permanenza, che ha incrociato il Lecce in più occasioni, tutte da VAR: in casa contro Juventus e Roma, fuori contro Parma e Bologna.