Corvino: "Per Tiago Gabriel ci sono già offerte. Ndiaga Sall? Ecco la sua volontà"
Il direttore dell'area tecnica è intervenuto come ospite nella puntata di Sportitaliamercato andata in onda ieri sera
Pantaleo Corvino, direttore dell'area tecnica del Lecce calcio, è stato ospite della puntata di Sportitaliamercato andata in onda ieri sera e condotta da Michele Criscitiello. Tra i vari temi affrontati, l'inizio di stagione di Krstovic, la situazione della Fiorentina, quella del giovanissimo Ndiaga Sall e di Tiago Gabriel.
Krstovic non ha ancora ingranato nell'Atalanta
Siamo ancora alla decima giornata. Non è facile per nessuno arrivare in un club nuovo e fare subito bene, per cui ci vuole anche tempo e sono sicuro che non tradirà le attese, come ieri Hjulmand nello Sporting contro la Juventus.

Un podio dei giocatori rimasti nel cuore
Ne posso dire tre partendo da mie considerazioni a caldo: il primo è Miccoli al Casarano, preso a 12 anni e diventato un protagonista nel calcio italiano partendo da un piccolo paese nel tacco d'Italia. Nel Lecce posso dirti Vucinic o Lucarelli. A Firenze Luca Toni, diventato Scarpa d'Oro. Sono i tre che per tanti motivi mi sono venuti subito in mente.
La situazione della Fiorentina
Ho vissuto dieci anni a Firenze e mi dispiace tanto vedere la Viola in difficoltà. Mi dispiace per la società, per la squadra ma anche per la tifoseria. In dieci anni mi hanno fatto sentire a casa. Spero che possa uscire in fretta da questa situazione. E' logico che per noi domenica sono stati tre punti preziosi, come lo sono stati a Parma.
Sull'campionato del Lecce fino ad ora
In quest'ultima fase, dopo aver sofferto all'inizio, abbiamo trovato equilibrio e stiamo facendo prove importanti. Contro il Napoli abbiamo sbagliato il rigore e perso nonostante la buona prestazione. Stiamo raccogliendo punti in un campionato in cui (in sede di calciomercato, ndr) abbiamo fatto tanto, più degli altri anni, ma dobbiamo tenere conto che le altre per salvarsi hanno fatto più di noi.
Dalla Serie B sono arrivate proprietà straricche come Sassuolo e Cremonese. Per noi che facciamo calcio in cui l'equilibrio finanziario è fondamentale, rimanere in Serie A è più complicato e difficile. Noi ci siamo dati un modello e lo portiamo avanti con molta onestà. Ogni anno è una sfida e speriamo di continuare ancora di essere piccoli tra i grandi, ma lavoriamo come se fossimo grandi.









