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Gennaio 2026 non sarà un mese qualunque in casa Lecce. Niente fuochi d’artificio in entrata, almeno nelle intenzioni, ma un lavoro mirato in uscita per ridisegnare gli equilibri della rosa. Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera, i due uomini mercato dei salentini, hanno le idee chiare: prima sfoltire, poi eventualmente intervenire. Una linea coerente con la filosofia del club, che guarda alla sostenibilità senza rinunciare alla competitività.

Trinchera e Corvino
Trinchera e Corvino

Sfoltire il centrocampo

Il reparto sotto la lente d’ingrandimento è soprattutto il centrocampo, oggi numericamente abbondante. Troppe alternative, spazio ridotto e la necessità di fare scelte per dare maggiore continuità tecnica alla squadra. In quest’ottica si spiegano i nomi finiti sul taccuino delle possibili uscite: Balthazar Pierret, Youssef Maleh, Thorir Johann Helgason, Hamza Rafia e Filip Marchwiński.

Capitolo Rafia

Proprio su Rafia il discorso merita un capitolo a parte. Come spiegato questa mattina già nel corso dell’estate il centrocampista aveva provato a cambiare aria, con un tentativo di trasferimento in Arabia Saudita, operazione che però non si è concretizzata per la mancata intesa con il club giallorosso. Successivamente, sul finale di mercato, l’unica squadra italiana ad avvicinarsi in maniera concreta era stato il Pescara: tra le parti c’era stata anche una bozza di accordo, ma nell’ultimo giorno utile la trattativa è definitivamente saltata. Qualche sondaggio era arrivato anche dalla Ligue 1, senza però portare a sviluppi concreti.

Nonostante ciò, l’interesse attorno al centrocampista tunisino non si è mai spento. Rafia continua ad avere estimatori in Serie B e, in particolare, piace al Cesena, club ambizioso e in piena corsa per tornare stabilmente ai vertici del campionato cadetto. Un progetto di questo tipo potrebbe rappresentare una soluzione stimolante per il calciatore, alla ricerca di continuità e centralità.

Dal punto di vista tecnico-tattico, l’intelligenza calcistica di Rafia lo renderebbe un profilo molto compatibile con il 3-5-2 di Michele Mignani: potrebbe agire da interno di mezz’ala, garantendo qualità e letture, ma anche da centrale davanti alla difesa, nel ruolo di regista incaricato di dettare i tempi e dare equilibrio alla manovra.

Il Lecce osserva, valuta e prepara le mosse. Senza fretta, ma con la consapevolezza che gennaio sarà il mese delle decisioni. Perché anche dalle cessioni passa il futuro.

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