Giampaolo maestro delle salvezze: ecco il dato che lo incorona
Un dato ancora più emblematico se si considera che, a parte il Milan, non ha mai allenato top club
La salvezza del Lecce ha un protagonista su tutti: Marco Giampaolo. L’allenatore abruzzese, subentrato a stagione in corso al posto di Gotti, non era stato accolto nel migliore dei modi, soprattutto dagli opinionisti sportivi nazionali. In molti lo consideravano inadatto a prendere in mano una squadra a campionato già iniziato, sostenendo che sarebbe stato più opportuno affidargli la squadra sin dall’inizio.
E invece, nonostante le difficoltà, Giampaolo è riuscito a compiere l’impresa: ha condotto il Lecce a una salvezza che, fino alla partita contro l’Atalanta, sembrava lontanissima. Da quel momento, anche grazie ad alcuni suoi aggiustamenti tattici, la squadra ha conquistato otto punti in cinque partite, perdendo solo contro i campioni d’Italia del Napoli e subendo appena tre gol, mai più di uno a partita.
Una lunghissima carriera in tante squadre non al top
Nel corso della sua carriera, Giampaolo ha guidato numerose squadre: dal Cagliari all’Ascoli, passando per le esperienze più recenti con Sampdoria, Torino e Milan. Con oltre 400 panchine in Serie A — 402 per la precisione — è considerato da molti un vero e proprio “maestro” del calcio italiano. E c’è un dato che spicca su tutti: non è mai retrocesso in Serie B con le sue squadre.
Un record notevole, soprattutto se si considera che, ad eccezione della parentesi al Milan, non ha mai allenato squadre di prima fascia. Nel suo curriculum figurano infatti club come Cagliari, Siena, Catania, Brescia, Cremonese, Empoli, Sampdoria, Milan e Torino.
Giampaolo mai retrocesso in B
Prima di ieri, in due occasioni è stato molto vicino alla retrocessione, ma in entrambi i casi è riuscito a salvare la propria squadra. La prima volta nella stagione 2005/2006, quando dopo aver conquistato la promozione con l’Ascoli in Serie A, centrò anche una storica salvezza.
La seconda l’anno successivo, alla guida del Cagliari: una stagione complessa, in cui fu inizialmente esonerato, salvo poi essere richiamato sulla panchina dei sardi. Alla fine, il club riuscì a rimanere in massima serie, grazie anche al suo ritorno.