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Il direttore sportivo del Lecce Stefano Trinchera è stato ospite di Piazza Giallorossa su Telerama.

Nel giugno del 2021 è stato ad un passo dalla Cremonese.
“Non avevo fatto solo colloqui, ero diventato anche operativo nella Cremonese. Dopo ci sono stati imprevisti però tutto è finito nel migliore dei modi, come speravo. Ho sentito abbastanza la partita, forse avevo più motivazioni io (scherza, ndr). Ognuno di noi del Lecce aveva desiderio di vincere ma io avevo qualche motivo in più perchè avevo assaporato la possibilità di lavorare nella Cremonese, però è andata meglio così”.

Cosa non ha funzionato contro la Cremonese?
"La prestazione è stata poco brillante e la Cremonese ha fatto la sua miglior partita finora. Non ci dobbiamo far prendere dallo sconforto. In A è sempre un'impresa muovere la classifica e nelle difficoltà abbiamo mostrato solidità. Se il Lecce avesse fatto una partita brutta avrebbe perso. La Cremonese non ha dominato in lungo e in largo, Falcone è stato protagonista soprattutto una volta. 

Se analizziamo il percorso fatto finora è più che positivo. Può capitare non essere brillanti fisicamente in una partita. Al di là dell'aspetto tattico, ieri il Lecce non era brillante fisicamente e ha patito questo. Per me era un problema fisico, sarà che abbiamo caricato oltre misura…la Cremonese arrivava sempre sulle seconde palle. Quando non hai forza fisica e passo soffri.

Falcone lo consideriamo da tempo un ottimo elemento. Va detto che l'occasione della Cremonese nasce dall'errore individuale di un nostro difensore. Abbiamo puntato sul 4-3-3 già lo scorso anno. Ritorno sul concetto fisico: quando stai bene fisicamente sei brillante. Le possibilità di ripartire le abbiamo avute ma siamo stati imprecisi. Siamo ripartiti con intensità minore rispetto al solito".

Bilancio parziale.
“Siamo una squadra che al di là del risultato va sostenuta sempre perchè non molla mai ed è molto giovane. Il calore ci trascina sempre, sia dentro che fuori dal campo. Si tratta di una squadra di ragazzini, a centrocampo c'erano Gonzalez del 2002, Askildsen del 2001 e Hjulmand del 1999. Il Lecce in una partita grigia non ha perso, parlare di delusione dopo quanto visto in questa prima parte di campionato è sbagliato. Potevamo avere qualche punto in più se non fossimo stati penalizzati contro il Monza”.

La Primavera sta volando.
“Il progetto si basa sulla valorizzazione dei giovani. Dobbiamo essere creativi. Quando si fa questo bisogna mettere in conto che si può incappare in giornate storte”.

Manca un centrocampista?
“Siamo sempre in continuo aggiornamento, non ci facciamo trovare impreparati. È ancora prematuro, più in là stabiliremo dove e come intervenire”.

Qualche colpo rimasto in canna c'è stato?
“Per noi non è facile, dobbiamo lavorare con la fantasia. Tutto sommato abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati. In difesa abbiamo avuto difficoltà inizialmente, poi alla fine siamo riusciti a prendere ottimi giocatori, siamo contenti. Normann è forte come tanti altri, non abbiamo nessun rimpianto”.

Persson e Umtiti non hanno ancora giocato.
“Persson è stato molto sfortunato, ha subito un infortunio alla caviglia. È veramente molto forte, ruberà la scena appena possibile. È completo e moderno, può dare soddisfazioni e prima o poi emergerà alla grande. Umtiti è in una buona condizione fisica, è pronto, ora sarà scelta del mister. Quando lo vedevo in video pensavo fosse dinamico e poco tecnico, invece dal vivo ho trovato un top in gestione palla”.

La Cremonese ha speso 7 milioni per Felix.
”Non parlo dei soldi degli altri. Dico che sono stati ben spesi quelli per Banda, molti meno. E devo dire che ha già attirato un po’ di attenzioni”.

Ora c‘è la Roma.
“Viaggiano sulle ali dell’entusiasmo dopo aver battuto l’Inter. Noi ci andiamo spensierati e non vogliamo deludere la nostra gente. Ce la giochiamo con le nostre forze. Dobbiamo andare il doppio degli altri se vogliamo uscire indenni. Contro la Roma abbiamo il dovere di fare una prestazione importante”.

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