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Era nell'aria da un po' di tempo, ma da una settimana è anche ufficiale: la sfida di Serie A tra Milan e Como si disputerà in Australia, all’Optus Stadium di Perth. Una decisione inedita e storica per il campionato italiano di Serie A, che mai aveva varcato i confini nazionali, ma anche contestata.

Quando è in programma Milan-Como

La gara, in programma a febbraio 2026, sarà giocata lontano da San Siro, indisponibile in quei giorni per la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Approfittando della circostanza, il Milan ha colto l’occasione per avviare una grande operazione commerciale e di marketing, con il sostegno del Como.

Se da un lato l’incontro rappresenta un’importante vetrina internazionale per la Serie A e per i due club, dall’altro si tratta soprattutto di un’operazione economica di notevole portata, con svariati milioni che andranno ad entrambe le contendenti.

Questa decisione ha fatto storcere il naso a molti, non solo tifosi ma anche dirigenti della Uefa e gli stessi giocatori: Rabiot e Maignan, ad esempio, sono stati i primi ad esporsi a sfavore dell'iniziativa. Lo stesso Ceferin ha mostrato una certa riluttanza, ma il Como, dal canto suo, ha rilasciato un comunicato in cui spiega le motivazioni dietro questa scelta:

Siamo consapevoli che questo viaggio potrebbe richiedere sacrifici in termini di comodità, comfort e routine. Tuttavia, a volte il sacrificio è essenziale, non per il beneficio individuale, ma per il bene comune, per la crescita e, soprattutto, per la sopravvivenza della lega stessa.

Abbiamo tutti visto cosa succede quando una lega non riesce a evolversi. In Francia, il crollo dell’accordo di trasmissione nazionale ha lasciato i club nel caos, i giocatori senza stipendio e i tifosi demoralizzati. Il calcio francese sta ancora lottando per riprendersi da quella battuta d’arresto.

La Premier League domina, la Serie A…

Nel frattempo, la Premier League continua a dominare la scena mondiale - continua il comunicato - I suoi ultimi accordi di trasmissione hanno un valore di oltre 12 miliardi di sterline per il prossimo ciclo dal 2025 al 2029, di cui 6,7 miliardi di sterline provenienti dai diritti nazionali del Regno Unito e circa 6,5 miliardi di sterline da accordi internazionali. Per la prima volta, i suoi introiti all’estero superano quelli dei diritti nazionali.

A questo viene aggiunto il fatto che l'accordo televisivo annuale della massima serie italiana valga “solo” 900 milioni annui. Uno squilibrio, questo, che garantisce ai club inglesi un enorme vantaggio, consentendo loro di mantenere le loro stelle, attrarre i migliori talenti ed espandere la loro influenza globale. “Dobbiamo chiederci onestamente come possiamo trattenere i nostri migliori giocatori, costruire squadre competitive e attrarre l’élite mondiale in Serie A se non ci adattiamo”, si spiega.

Si passa agli obiettivi del club e di questa discussa iniziativa: “Vogliamo riportare la Serie A alla gloria di cui godeva negli anni ’90, quando il calcio italiano era il campionato più seguito, più rispettato e più amato al mondo”.

50 tifosi lariani invitati in Australia

Invitiamo 50 tifosi a unirsi a noi in questo viaggio in Australia per stare al nostro fianco come ambasciatori del Como 1907 e della Serie A. Insieme mostreremo al mondo ciò che il calcio italiano rappresenta veramente: tradizione, cuore e speranza per il futuro.

Restiamo Insieme. Cresciamo Insieme. Sopravviviamo Insieme.

Alla prossima pagina, il comunicato della Curva del Como →

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