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Il Lecce vince in casa della Lazio ed è salvo per la terza volta di fila. Ecco le parole del tecnico dei giallorossi Marco Giampaolo in sala stampa.

Sulla salvezza

Le cose da dire sono tante, devo essere sintetico. Innanzitutto sono contento per tutti i nostri tifosi. 22/23 mila abbonati sono tantissimi, il seguito fuori casa è impressionante. Sono loro i custodi di una società di calcio, si identificano con questi colori. 

Sono stracontento per il presidente, auguro a ogni allenatore di avere come presidente Sticchi Damiani, è di un’altra dimensione, ha sempre una parola giusta, difficilmente si trova nel mondo del calcio. 

Un danno lo abbiamo fatto…abbiamo reso Corvino immortale con questa salvezza e adesso sono cazzi vostri. Penso a tutti gli uomini invisibili del club, penso a Graziano Fiorita, che era h 24 con noi. 

Sulla partita

La squadra oggi è partita bene da subito, ha saputo resistere. Partita epica, che magari i tifosi ricorderanno anche tra tanti anni. Per la prima volta il Lecce giocherà il quarto campionato di serie A. Non è stata semplice la gestione, il gruppo è particolare, diciamo così. Ma ha avuto sempre carattere, qualche problema e qualche limite ma fa parte del gioco. 

Abbiamo litigato, ci siamo quasi presi a cazzotti qualche volta. Ma lo spirito alla squadra non è mai mancato. Nelle ultime partite abbiamo fatto sempre meglio, nonostante fossimo sempre al limite. Sono contento per tutti, passo in secondo piano ma lo dico con grande umiltà. Avevo un solo obiettivo, la salvezza.

Lazio-Lecce esultanza coulibaly karlsson

Sul suo impegno per raggiungere l'obiettivo

Ho dato tutto. Non ho lesinato impegno. Non ho nulla da rimproverarmi. Ho vissuto h 24 per il Lecce. Con grande fatica e grande dispendio di energie. Il calcio è cambiato, ho fatto fatica a capire il cambiamento, non rientra nel mio modo di pensare. Io la penso come Sarri. 

Oggi non va più bene quello che si proponeva prima. Il disordine organizzato non faceva parte della mia idea. Ho studiato a casa e ci ho messo un po’. Nella gestione non ho mai parlato tanto con i calciatori come ho fatto quest’anno, è stato un casino. 

Sono contento per gli altri, quando regali gioia è la cosa più bella. Non bisognava disperdere energie. Abbiamo cercato di tenere giocatori che potessero reggere l’uno contro uno. Pierotti era il giocatore più giusto per contrastare Tavares. Ho pensato di mettere Coulibaly, ma non è il suo ruolo. Ma quando il confine fra essere un eroe e un perdente è sottile…ai ragazzi ho detto che avremmo dovuto lasciare il sangue in campo.

Sul futuro 

Adesso rimango a Lecce un po’ di giorni. Lecce mi piace, il Salento è bellissimo, sono rimasto affascinato, ha un sapore antico di altri tempi. Abito in centro ma non ho mai fatto una passeggiata. Poi me ne andrò in barca e poi vediamo.

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