Dal “VAR” al “VER”: la moviola (shock) di Lecce-Brescia

Al secondo minuto i padroni di casa trovano già il vantaggio. Coda serve in area Stępiński, al limite del fuorigioco. Poi palla al centro e Mancosu la ribadisce dentro.
Ma tutto fermo: viene segnalato fuorigioco del polacco. Come si vede dalle immagini, l’ex Verona è veramente al limite. Questione di centimetri: la tecnologia avrebbe indubbiamente aiutato.

Due istantanee per il gol del vantaggio dei giallorossi. Tutto parte da un cross dalla destra di Christian Maggio (nella foto a sinistra è inquadrato il momento del tocco sulla sfera) in direzione Massimo Coda, partito alle spalle dei difensori.
Rodriguez prova ad agganciare il lancio senza riuscirci, poi la palla piomba sui piedi del 9 e da lì nasce il gol del vantaggio.
Il dubbio sollevato dalla cabina di DAZN è sull’effettivo tocco dell’attaccante spagnolo, non facile da stabilire con le immagini proposte.
Qualora il tocco ci sia, Coda probabilmente si troverebbe in off-side, ma, come detto, la visuale non è abbastanza dettagliata da poter decretare con certezza se l’impatto sia avvenuto o meno.
Un episodio dubbio, sicuramente non evidente. Insomma, roba da VAR.
Arriviamo alla dinamica più discussa, ovvero il netto fuorigioco di Bisoli sul gol dell’1-2. Non è necessario dire di più: tra Zuta e il capitano del Brescia c’è quasi un metro di distanza. Fuorigioco colossale, incredibile non averlo segnalato.

La panchina del Lecce, già infuocata dopo il gol irregolare subito, si è fatta sentire anche una manciata di minuti dopo, quando Nikolov cade in area davanti agli occhi del giudice di gara Calvarese.
La dinamica è piuttosto chiara: il centrocampista macedone stoppa la palla portandosela avanti e subisce il blocco del calciatore del Brescia.
Un episodio non evidente come quello dell’1-2, ma anche qui non possono mancare le discussioni.
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